Il webinar “Nutriscore vs Nutrinform – Fact checking”, organizzato dai Giovani di Confagricoltura – Anga, in collaborazione con i Giovani Imprenditori di Federalimentare, è stato l’occasione per il fare punto sulla battaglia portata avanti da Confagricoltura e dal nostro Paese contro un sistema di etichettatura – il nutriscore – semplicistico, ingannevole e che penalizza i prodotti della dieta mediterranea.
Unanime il parere dei relatori intervenuti al webinar su quanto sia fuorviante questo sistema che si basa, come ha ricordato Cristina Tinelli, responsabile dell’ufficio di Bruxelles di Confagricoltura, su un algoritmo che non tiene conto dell’effettiva assunzione delle quantità di prodotto, ma classifica i prodotti solo sulla base dei componenti. Tinelli ha ripercorso l’iter europeo del nutriscore, dal 2016, quando è stato introdotto, fino alla recente presa di posizione della ministra Bellanova in sede di Consiglio Agricoltura a Bruxelles, che – insieme a Grecia e Repubblica Ceca - ha votato contro, scongiurando che venisse adottato.
“In questa battaglia – ha detto l’onorevole Maria Chiara Gadda – si giocano interessi diversi, economici, geopolitici e persino culturali. E’ riduttivo valutare l’alimentazione con un algoritmo: la qualità delle nostre materie prime, la capacità di trasformazione e la nostra cultura, che costituiscono gli elementi essenziali del made in Italy, non possono essere penalizzati da un sistema di etichettatura così semplicistico e fuorviante”.
“Siamo a fianco di Confagricoltura e del sistema Paese, sia come Organizzazione che come aziende, contro il nutriscore – ha affermato Alessandro Squeri, presidente dei Giovani imprenditori di Federalimentare. Il nostro lavoro prosegue su tre fronti: quello dell’informazione, quello dell’attività di lobby e quello che punta ad implementare il nutrinform, unica alternativa concreta al nutriscore”.
“L’Italia ha saputo fare squadra su questa partita, ma la strada da percorrere è ancora lunga. I prossimi mesi saranno decisivi per il dibattito anche su questo tema. Come Giovani di Confagricoltura ribadiamo che il nostro impegno non finisce qui e, siamo certi, neanche per il Governo e la ministra Bellanova, che ringraziamo per la sua battaglia – ha concluso Francesco Mastrandrea, presidente dei Giovani di Confagricoltura.”