Proseguono le attività del progetto Life C-FARMS, giunto a metà del suo percorso sperimentale, che ha presentato i suoi primi risultati anche nell’ambito della fiera Ecomondo, a cui Confagricoltura ha partecipato lo scorso novembre, e dove è stato organizzato uno specifico speech con PEFC Italia dove sono state evidenziate le finalità del progetto in linea con gli obiettivi europei di transizione ecologica al 2030.
Il progetto finanziato dalla Commissione europea, che vede una compagine ampia di attori che vanno dal mondo della ricerca a quello delle associazioni di settore del mondo agricolo e forestale, mira a proporre un set di buone pratiche che siano in grado di ridurre l’impatto delle emissioni di anidride carbonica e gas climalteranti ed al contempo a proporre tecniche, adottabili dalle aziende, per aumentare la resilienza dei sistemi agroforestali.
Dopo una prima fase di studio e analisi delle pratiche di carbon farming anche a livello internazionale, sulla base di questionari somministrati alle aziende agricole e forestali della Regione Lombardia sono state individuate le pratiche di carbon farming più diffuse nel settore primario. Tra i primi risultati del progetto sta inoltre prendendo forma il sistema informativo geospaziale dimostrativo ad alta risoluzione (GIS-FARMs), per identificare il potenziale di mitigazione del settore agricolo; piattaforma che sarà poi di supporto per la definizione di un quadro normativo per la certificazione delle pratiche del carbon farming a beneficio delle aziende agricole, zootecniche e dell’arboricoltura da legno e, ovviamente dell’ambiente.