“Ringraziamo il Governo per aver accolto le nostre richieste e aver temporaneamente sospeso le disposizioni ministeriali con le quali le composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo, ottenuto da estratti di Cannabis, sarebbero state inserite a partire dalla fine del mese di ottobre nell’elenco delle sostanze stupefacenti e psicotrope”. Lo afferma il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, esprimendo parziale soddisfazione per i contenuti di un nuovo decreto del Ministero della Salute che va a tutelare le diverse migliaia di agricoltori che hanno deciso di investire con grande coraggio e forza di volontà sulla canapa industriale.
“Va infatti scongiurato il rischio di nuove battute d’arresto per un comparto di grande rilevanza in termini di diversificazione del reddito; il settore canapicolo, al contrario, chiede maggiore chiarezza, così da poter contare su un quadro normativo certo che disciplini l’utilizzo delle diverse destinazioni d’uso della canapa industriale, con particolare riferimento a diversi settori della bioeconomia, quali la nutraceutica, la biocosmesi e la salute della persona”, prosegue il Coordinamento.
“Accogliamo pertanto con soddisfazione l’intenzione manifestata dal ministro della salute Roberto Speranza di convocare il Tavolo di filiera interministeriale, del quale abbiamo ripetutamente sollecitato l’istituzione, coinvolgendo i ministeri dell’Agricoltura, dell’Interno, della Giustizia e dello Sviluppo Economico e tutti gli attori del comparto”, aggiunge Agrinsieme
“Ribadiamo che senza tale Tavolo di confronto sarà molto complicato definire un piano di settore che favorisca lo sviluppo del comparto e andare a dipanare tutte le incertezze normative legate alle singole destinazioni d’uso della canapa industriale, che stanno frenando la crescita di una coltura che può rappresentare un’importante opportunità di integrazione del reddito delle imprese e delle cooperative agricole”, conclude il Coordinamento di Agrinsieme.
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Agrinsieme è costituita dalle organizzazioni professionali Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza Cooperative Italiane - Settore Agroalimentare. Il coordinamento Agrinsieme rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane, il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate.
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