
"La lettera con la quale il Conai, nel tardo pomeriggio di ieri, ha deciso la sospensione dell'applicazione del contributo ambientale sui vasi di plastica del florovivaismo - commenta il presidente di Confagricoltura Liguria, Luca De Michelis - è un successo di cui la paternità va a Confagricoltura".
“I vasi non sono imballaggi - prosegue De Michelis - ed in tal senso avevamo già apprezzato, lo scorso aprile, il chiarimento del MASAF in risposta all’interrogazione del senatore Meinhard Durnwalder, e fortemente voluta dall'Organizzazione e dalle sue rappresentanze florovivaistiche”.
Nella risposta all’interrogazione, ricorda Confagricoltura, il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste aveva infatti chiarito che il ministero competente per materia, quello dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, aveva a sua volta precisato come i vasi, quando sono destinati a restare con la pianta per tutta la sua durata di vita, non siano considerati imballaggi.
"Il MASE ha anche spiegato - ricorda De Michelis - che le imprese agricole che utilizzano o importano imballaggi non sono obbligate all’iscrizione ai consorzi e al pagamento dei relativi contributi".
Il Ministero aveva ad aprile assicurato che l’applicazione della circolare del Conai, con cui si determina l’applicazione del contributo ambientale, prevedeva una fase di monitoraggio per consentire al Consorzio di valutare eventuali aggiornamenti e modifiche in condivisione con gli operatori del settore, a cui sarebbe seguito un confronto anche con le associazioni imprenditoriali.
"La lettera di ieri - seppur non conclusiva della problematica - come sottolinea il Presidente ligure di Confagricoltura - da ragione alle nostre reiterate rimostranze ed alla nostra certezza secondo cui non vi sia la legittimità del contributo ambientale Conai sui vasi".
"Apprezziamo – conclude De Michelis – la lettera del Conai che da conferma anche a ciò su cui si era impegnato il MASAF, come richiesto da Confagricoltura, ovvero la volontà dii ulteriori confronti con il Consorzio. Occorre, infatti, verificare la fonte normativa alla base dell’adozione della circolare, oggi 'sospesa' fino al 31 dicembre prossimo, e scongiurare l’ulteriore aggravio economico che rischia di penalizzare ingiustamente le imprese del settore”.
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