È stato un incontro diretto e franco, con il quale abbiamo ribadito quali siano le questioni fondamentali per il settore primario: i costi dell’energia, la reperibilità e i prezzi delle materie prime, in primis quelli dei fertilizzanti”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, riassume così i contenuti del confronto che ha tenuto, in qualità di vicepresidente del Copa-Cogeca, con il presidente di turno del Consiglio Europeo Zdeněk Nekula, ministro dell'Agricoltura della Repubblica Ceca.
“Per tutelare le nostre imprese sul mercato bisogna metterle nelle condizioni di essere competitive – prosegue Giansanti – e questo è possibile garantendo velocità nell’erogazione degli aiuti già previsti”. Ma una politica agricola europea non si può basare soltanto sui sostegni economici. Bisogna che le strategie approvate a Bruxelles siano aggiornate a una situazione che va evolvendo molto velocemente. Per questo motivo, Giansanti ha chiesto una nuova valutazione del piano per la sostenibilità europeo. “Abbiamo fatto richiesta al presidente Fiala di uno studio dell’impatto che il Green Deal avrà sulle dinamiche di mercato – spiega – per avere la certezza della capacità produttiva e dei futuri livelli delle esportazioni delle nostre aziende”. Valorizzazione delle produzioni che passa anche attraverso il no fermo al sistema di etichettatura alimentare del Nutriscore. “I consumatori UE hanno bisogno di certezza e chiarezza nelle informazioni sui cibi, cose che il sistema a semaforo non dà”, ribadisce Giansanti.
Altro aspetto toccato dal vicepresidente dell’associazione che raccoglie le due maggiori organizzazioni degli imprenditori agricoli europei, è stato il contenuto della Politica agricola comune 2023-2027. Anche questo da aggiornare. “La sua redazione risale al periodo precedente all’attuale, caratterizzato da un incredibile aumento dei tassi di interesse che sta colpendo non solo la capacità di acquisto dei consumatori ma delle aziende stesse”.