È l’edizione 2023 di Bovimac lo scenario che Confagricoltura Mantova ha scelto per fare il punto della situazione sul tema innovazione in agricoltura, grazie al convegno “Agricoltura 4.0: lo stato dell’arte e i nuovi finanziamenti”, andato in scena sabato 25 novembre nella sala Tosoni.
Ad aprire i lavori è stato il presidente Alberto Cortesi, che ha ricordato come i contributi, siano essi europei, nazionali o regionali, siano sempre «strumenti importanti ed opportunità che i nostri imprenditori agricoli sono in grado di cogliere. Tenere informati gli associati su questi temi è prioritario per noi, soprattutto in un periodo storico nel quale le aziende sono assolutamente vocate all’innovazione e agli investimenti».
È stata poi la volta di Christian Marin, ingegnere del Polo Tecnologico Alto Adriatico di Pordenone, che ha fatto il punto sullo stato dell’arte dell’agricoltura 4.0: «All’interno della propria azienda – ha spiegato al pubblico presente – ogni imprenditore cerca di individuare i problemi, vale a dire la differenza tra il risultato atteso e quello reale. Come? Con l’utilizzo dei dati, e a questo servono le macchine 4.0, a fornirci dati in grado di risolvere problematiche nel lavoro agricolo. Tutto questo ci porta ad un controllo finale nella gestione dei costi, prioritario per ogni impresa».
In chiusura Gabriele Boccasile, della Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia, ha presentato i termini del prossimo bando per l’ammodernamento delle macchine agricole, prossimo all’emissione nell’ambito del Pnrr, le cui domande saranno gestite proprio dall’amministrazione regionale: «A livello nazionale – ha detto – saranno messi a disposizione 400 milioni di euro, dei quali circa 26 per la Regione Lombardia. Il bando uscirà, crediamo, a inizio 2024, e le domande andranno presentate entro il 31 marzo del prossimo anno. Si rivolge alle imprese agricole e agromeccaniche, con contributo in conto capitale fino al 65%, 80% per i giovani agricoltori». L’obiettivo, come chiesto con sempre più insistenza dall’Europa, è uno solo: «Acquistare macchinari e attrezzature che diminuiscano l’impatto sull’ambiente».
«In questo – ha concluso Cortesi – l’agricoltura è da sempre virtuosa, ben vengano dunque nuovi fondi per crescere sempre di più».