
La prematura scomparsa di Roberto Felluga costituisce una perdita per tutta l’agricoltura italiana e, in particolare, per quella regionale. Ma per una parte di essa, per la Confagricoltura di Gorizia-Trieste, è molto di più: è il venir meno di un simbolo, di una bandiera, di una parte fondamentale della sua storia negli ultimi decenni, in continuità con quella del padre Marco, capostipite di una generazione di vitivinicoltori che hanno saputo anticipare e condurre l’evoluzione del settore puntando sull’assoluta qualità del prodotto.
Roberto non rappresentava esclusivamente le proprie aziende, ma si era messo al servizio della comunità del vino sia all’interno del Consorzio DOC Collio sia, soprattutto, della nostra organizzazione, con un impegno che ha onorato fino all’ultimo, nei vari incarichi che nel corso degli anni ha ricoperto, in particolare quale presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura FVG.
Ma Roberto andava oltre i confini del territorio e il suo nome godeva di notorietà e di stima a livello internazionale. Le sue qualità professionali si univano a una naturale gentilezza che caratterizzava la sua personalità. Ha saputo evolversi nella tradizione, il che rappresenta quel valore aggiunto che contraddistingue i grandi imprenditori.
Per noi era anche un amico e un punto di riferimento, fonte di importanti consigli, sempre volti a rafforzare il profilo qualitativo del vino friulano. Le nostre condoglianze vanno alla sua famiglia e a tutti i suoi collaboratori, nella certezza che il suo operato non andrà disperso, ma continuerà ad essere una fonte di ispirazione per tutta la vitivinicoltura della nostra terra.
Claudio Cressati
Presidente Confagricoltura Gorizia e Trieste
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