Confagricoltura Emilia Romagna mette al centro le operazioni in vigna, rese sempre più difficili dal caldo estremo, che si stanno svolgendo nel rispetto dell’ordinanza regionale sugli orari di lavoro.
Socialità e rito del vino, si entra così nel vivo della raccolta con la terza edizione della Festa della vendemmia voluta da Confagricoltura Emilia Romagna in collaborazione con le sedi provinciali di Parma, Modena, Ferrara e Bologna (in allegato la locandina). Quattro eventi organizzati all’interno di aziende espressione del territorio, a casa degli stessi imprenditori vitivinicoli che per l’occasione accolgono il pubblico con la narrazione della propria storia.
Fari puntati dunque sulle operazioni in vigna, rese sempre più difficili dal caldo estremo, che si stanno svolgendo nel rispetto dell’ordinanza regionale emanata a tutela della salute dei lavoratori, ossia: stop alle attività dalle 12.30 alle 16, flessibilità in entrata e in uscita dal luogo di lavoro e rimodulazione degli orari. Stiamo parlando di una vendemmia super anticipata che si manifesta quest’anno più complicata del solito anche per la carenza di manodopera, aggravata dalla sovrapposizione del periodo di raccolta con quello di tante produzioni frutticole (pesche, nettarine, albicocche, susine, pere ma anche mele precoci).
La rassegna comincia il 29 agosto nel Parmense, a Guardasone di Traversetolo presso l’azienda Oinoe La Città del Vino (h.18 - Strada dei Ronconi 23), con l’evento “Il metodo classico a Parma”, tour in vigna e visita alla cantina accompagnati dal titolare Alex Cerioli; assaggio di vini metodo classico più stuzzichini del territorio. Al termine si potrà partecipare al “Giovedì sera in cantina” con proposte gourmet a cura di “Osteria La Bastia”, street food “Parma Bistrot” e musica live con “Morena Vellani Duo”.
Sarà Festa della vendemmia anche in provincia di Modena, il 4 settembre, con gli allievi dell’Istituto d’Istruzione Superiore L. Spallanzani, che guideranno i partecipanti nel vigneto alla scoperta delle varietà più antiche della tradizione quali Pinot Bianco, Alionza, Montuni, Trebbiano modenese, Grechetto gentile (Pignoletto), Lambrusco Grasparossa, Merlot e Cabernet (h. 17.30 – via Prati a Gaggio di Castelfranco Emilia). Titolo: “Dal simpòdio al simposio: una passeggiata in vigna, un viaggio in bottiglia”, oltre 70 anni di storia tra i filari, una vera immersione nel mondo del vino insieme a tante curiosità e inaspettate esperienze; degustazione di vini con buffet preparata dagli studenti.
Poi c’è l’appuntamento con la viticoltura del Ferrarese, il 10 settembre, presso l’azienda agricola Giorgio Donati Fondo Cà de Bartoli a Porotto (h. 18.30 – via Talassi 83). “Vino Bio in Cantina, la microproduzione di nicchia” con una speciale visita alla vigna situata tra il Po e il Reno, uno sguardo alla vendemmia e al processo di vinificazione; qui da oltre 10 anni si produce vino biologico: Trebbiano dell’Emilia I.G.T. e il Lambrusco Maestri, nota varietà di “lambrusco scuro”. Ai partecipanti verrà proposto un percorso formativo e degustativo con selezione di vini e prodotti tipici.
Il ciclo di eventi si chiuderà al Podere Riosto di Pianoro (BO), il 12 settembre (h.19.30 – Via di Riosto 12). La produttrice Cristiana Galletti porterà gli ospiti “alla scoperta della Vite del Fantini”, antico vitigno pre-fillossera, con piante che hanno superato abbondantemente il secolo d’età. Diverse e affascinanti le attività in programma: un’analisi sensoriale dell’uva con degustazione dei chicchi per capirne le caratteristiche prima di sorseggiare il celebre vino, poi la visita in cantina e una romantica cena in vigna ammirando il tramonto.