Le forti raffiche di vento associate ad abbondanti precipitazioni, pioggia o grandine, hanno provocato danni molto ingenti a coltivazioni e strutture nelle aziende agricole dell’alessandrino.
“Siamo in contatto con i nostri soci per capire l’entità dei danni – spiega la presidente Paola Sacco – e fare partire al più presto, insieme alla federazione regionale, una nota dettagliata alla Regione Piemonte per valutare la richiesta dello stato di emergenza.”
I tecnici di Confagricoltura Alessandria sono all’opera per una prima ricognizione dei danni e invitano i soci a fare segnalazioni puntuali, al fine di fornire l’assistenza tecnica per indicare gli interventi compatibili con i regimi di produzione integrata/biologica a cui alcune aziende aderiscono.
Le zone maggiormente colpite sono quelle della pianura alessandrina e, in particolare, i comuni di Alluvioni Piovera, Felizzano, Solero e Quattordio. Danneggiamenti a strutture e coltivazioni si segnalano anche nei sobborghi di Castelceriolo, Lobbi, San Giuliano Nuovo e Spinetta.
“Coltivazioni come mais, orticole e pomodoro sono seriamente compromesse – spiega il direttore Cristina Bagnasco – Interi campi di grano, non trebbiati poiché la stagione a causa dell’andamento climatico è in forte ritardo, sono ormai irrecuperabili. Possiamo parlare, in alcuni casi, di perdite pari al 100%.”
In egual modo, hanno subito danni anche molti impianti di nocciolo, danni che rischiano di ripercuotersi anche nelle stagioni successive. Si segnalano, inoltre, sradicamenti di piante, tra le quali alcuni esemplari secolari, nella zona di Spinetta Marengo.
Per quanto riguarda le strutture, si sono verificati scoperchiamenti di tetti di capannoni, abitazioni e danni a diversi tipi di impianti.
“Eventi di questa portata, sempre più frequenti – conclude la presidente Sacco – sebbene fortunatamente circoscritti come estensione, non possono lasciare indifferenti. Da eventi ‘eccezionali’ stanno ormai diventando ‘cronici’. Diventa essenziale avere un sistema di assicurazioni agevolate valido e accessibile per gli agricoltori, unico strumento, nel breve periodo, per difendere le produzioni, il nostro lavoro e la sicurezza alimentare”.