Ciò che possiamo dire con certezza è che il Coronavirus ha radicalmente cambiato lo stile di vita e le abitudini di tutto il mondo, con conseguenze inevitabili e durature per l’economia e per il lavoro di tutti.
L’agricoltura è uno dei settori che ha risentito in maniera più importante delle novità a cui in maniera repentina e inaspettata gli operatori hanno dovuto adeguarsi. A questo proposito l’Unione Provinciale Agricoltori di Siena ha organizzato una tavola rotonda per sviluppare il tema “Vendite e marketing, la trasformazione digitale ai tempi del Covid”. L’evento, che ha avuto luogo a Siena nei giorni scorsi, ha visto l'intervento di professori universitari, bancari e manager dell'e-commerce hanno portato avanti una riflessione sui nuovi modi di comunicare e sull’innovazione per una nuova agricoltura 4.0. L’obiettivo? Trasformare la recente esperienza in una nuova opportunità.
Il convegno è stato strutturato in quattro sessioni di interventi con i relatori sia in presenza sia in collegamento. Ad iniziare le esperienze dirette delle aziende, esposte dai rappresentanti di San Felice, Rocca delle Macìe e Boschetto Campacci.
La seconda sessione dal titolo “Impatto economico, cambiamenti della comunicazione e sostenibilità e innovazione opportunità per l’agrifood” ha visto gli interventi del Prof. Alberto Mattiacci, ordinario di Marketing e Business Management della Sapienza Università di Roma. Secondo il quale “è sbagliato pensare di andare avanti continuando a fare quello che si faceva prima e soprattutto è sbagliato pensare che d’ora in avanti sia sufficiente fare un prodotto di qualità. Il mercato si è ancor più globalizzato e dovremo smettere di pensare l’Italia al centro del mondo. Non è più così! Il mondo sta cambiando e dobbiamo cambiare anche noi”.
Il Prof. Luca Toschi, direttore del Center for Generative Communication dell’Università di Firenze, affrontando l’evoluzione della comunicazione, ha affermato che “la frammentazione insostenibile dei sistemi, ha creato esperti di comunicazione ovunque e un mutamento sostanziale, noi non andiamo più alla ricerca di risposte, ma vogliamo fare solo domande. Sta nascendo uno straordinario agonismo della comunicazione, dove ognuno comunica a modo suo”.
La seconda sessione si è conclusa con le parole del Prof. Angelo Riccaboni, presidente del Santa Chiara Lab e della Fondazione Prima, “dal covid abbiamo imparato molto, ma mi sembra opportuno citarne tre che mi sembrano importanti: la prima riguarda il tema dell’approvvigionamento; il tema del digitale, di cui poi il marketing ne trae sicuramente beneficio; e la terza ovvero che c’è una forte relazione tra modi di produzione e cibo che noi mangiamo, effetti sulla salute e sul pianeta”. Parole che si sono concentrate sulla sostenibilità e su quanto sia importante che tutte le aziende puntino a raggiungere questo fondamentale traguardo. Sebbene vi siano molte iniziative in corso, la sostenibilità viene inquadrata come una minaccia e non come un’opportunità. Dunque, conclude Riccaboni, la strada da percorrere è ancora troppo lunga, e il tempo a disposizione per salvare il pianeta dal disastro ambientale è sempre meno.
La terza sessione è stata dedicata a “E-commerce e settore fieristico”, con gli interventi di Gianni Bruno, Exhibition Manager Wine&Food di Verona Fiere che ha illustrato l’evoluzione dello scenario per i grandi eventi fieristici del wine-Food; Andrea Ballardini, di Alibaba Italia e Egidio Murru, di Webidoo e direttore commerciale Global Business, partner Alibaba; Mauro Bricolo, di Vivino, la ‘app’ più importante al mondo per il mercato del vino e Guido Zama, responsabile di Foodelizia.
La quarta e ultima sessione è stata dedicata al tema del “Credito e marketing, le esperienze delle banche” dal momento che anche per il settore creditizio, l’attuale crisi ha imposto cambiamenti radicali e rapidi già dal primo giorno di lockdown.
Le conclusioni sono state affidate a Federico Castellucci, presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Vino di Confagricoltura, “abbiamo visto oggi un ventaglio di offerte e di possibilità che in questo momento infondo una certa dose di ottimismo alle aziende che per molte ragioni cercano di resistere al Covid, in quanto si sta dimostrando ancora molto resistente e pronto a ritornare all’attacco su tutti i settori. Quello che viene fuori ancora una volta è che si vince in aggregazione, in quanto forse da soli si va più veloci, ma sicuramente in gruppo si va più avanti”. Castellucci ha concluso la giornata dedicata ai cambiamenti del mercato con una “raccomandazione”, per sottolineare ancora una volta l’importanza dei contenuti e degli argomenti affrontati: “portiamo a casa quello che abbiamo imparato, diffondiamo quanto più possibile ciò che abbiamo ascoltato per cercare di trasmettere un’onda positiva con tutto quello che oggi ci è stato così ben spiegato.”
Una mattinata ricca di spunti di riflessioni, perché sebbene non si possa negare che il Covid-19 abbia destabilizzato molte realtà, è anche vero che da ogni crisi sorgono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.