
In un angolo tranquillo del mondo, venti donne straordinarie hanno trovato la loro chiamata tra il ronzio delle api e il profumo dei fiori: vicino al mare, in montagna, in collina. Sono 20 apicoltrici, le cui storie sono intrecciate, ognuna unica ma tutte unite da un filo comune di passione, dedizione e amore per questi meravigliosi insetti. E così, tra il mare, le montagne e le colline, queste venti donne continuano a scrivere il loro capitolo in una storia senza fine, dove ogni goccia di miele racconta di sogni realizzati, di territori, di tradizioni che si tramandano, ma anche di esperienze nuove di chi aveva intrapreso una diversa professione, preferendo vivere nella natura. Ne ha parlato a Rai Isoradio Raffaele Cirone, presidente della FAI-Federazione Apicoltori Italiani, in un’ampia intervista con Chiara Giallonardo al termine dell’evento ApinRosa, la cerimonia di premiazione delle venti imprenditrici che la FAI ha insignito oggi a Palazzo della Valle, alla vigilia del “compleanno delle api”, come l’ha definito lo stesso Cirone, e cioè la VIII Giornata mondiale delle api. “ApinRosa, che con il patrocinio del ministero dell’Agricoltura ha dato un peso istituzionale importante, è stata l’occasione per misurare le tipicità dei territori, la capacità di introdurre delle innovazioni pur mantenendo le tradizioni, tutti segni distintivi delle nostre apicoltrici, che hanno rappresentato oggi tutte le regioni d’Italia, isole comprese”. Il presidente della FAI ha ricordato che in Italia si stimano in circa 23mila le donne ‘apicoltrici’, pari a circa il 30% dei 77mila apicoltori censiti dalla banca dati dell'anagrafe apistica nazionale.
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