Le guerre e l’andamento dei mercati, i mutamenti climatici, il Green deal e le questioni aperte sul fronte dell’Europa: sono questi i temi toccati dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti nel corso della puntata “Cinque minuti”, condotta da Bruno Vespa su Rai 1.
“I conflitti, specialmente quelli in Medio Oriente, stanno influendo sia sulle importazioni, sia sulle esportazioni – ha detto Giansanti – in particolare sul costo del trasferimento delle merci verso i Paesi dell’Est, ma anche verso quello che l’Italia importa da quei paesi e questo ha un impatto significativo sui costi energetici, molto più alti rispetto alle previsioni”.
Sul tema dei mutamenti climatici, si è parlato della situazione in Sicilia: “La siccità devastante che ha colpito l’isola sta danneggiando in maniera importante la coltivazione di agrumi: quest’anno avremo oltre il 40% in meno di prodotto e ciò probabilmente provocherà un aumento del prezzo delle arance nazionali e l’arrivo di prodotto dal Sud America o dal Sud Africa. La situazione sta portando gli agricoltori italiani a cercare alternative, come la coltivazione di frutti tropicali”.
Per quanto riguarda il Green deal, “Noi lo abbiamo chiamato ‘Green dream’ – ha detto il presidente di Confagricoltura – perché il progetto del presidente Timmermans era un bellissimo sogno, ma sbagliato negli strumenti con cui si volevano raggiungere gli obiettivi sfidanti”.
Giansanti ha infine sottolineato come, con le ultime leggi europee, gli agricoltori abbiano prodotto il 10% in meno e come invece, in un momento storico in cui “nessuno puo’ permettersi di rimanere indietro”, occorra “produrre molto di più, e possiamo farlo”. Ci sono state aperture da parte della Commissione, il dialogo con l’Europa sulla politica verde è ancora aperto, si attendono misure concrete e rapide.