
"Il primo giorno di scuola nei campi ho capito quanto sia in basso la terra e quanta formazione, anche fisica, mi serviva. Ma non perdo l'ottimismo, ora vedo giorno per giorno il frutto del mio lavoro. A raccontarlo, scherzandoci su, è Massimiliano Cassina, imprenditore tessile ora agricoltore.
"Ho dovuto chiudere la mia azienda, già in difficoltà, a causa del coronavirus - racconta Massimiliano mentre si prende cura delle piante di mais - e ho accettato la proposta di venire a lavorare qui. Non ne potevo fare a meno, mi serviva per tirare avanti". Ad assumerlo è stato Vittorio Galasso, uno dei tanti imprenditori agricoli di Confagricoltura che senza manodopera straniera non riusciva a raccogliere i frutti del proprio lavoro: "Sono sempre più gli italiani che mi chiedono un posto di lavoro, alla fine penso sempre che poteva capitare anche a me". Video di Cristina Pantaleoni
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