
E' vero che il grano italiano basta a soddisfare l’approvvigionamento nazionale di pasta? Dall'analisi fornita da Confagricoltura e altre fonti del comparto primario su dati dell'Istituto di statistica Istat - pubblicata su ANSA VERIFIED, il Fact checking di ANSA - emerge che la produzione italiana non è sufficiente a fornire il comparto produttivo della pasta se consideriamo le esigenze produttive di una delle industrie tra le più vocate all'export.
In Italia, spiega Confagricoltura, negli ultimi dieci anni abbiamo prodotto poco più di 4 milioni di tonnellate di grano duro; mentre nel 2022 e nel 2023 i volumi produttivi scendono a 3,7 milioni di tonnellate. Prendendo a riferimento i flussi di prodotto del 2022, 0,3 milioni di tonnellate di grano duro prodotto sono state destinate all’export e le restanti 3,4 milioni di tonnellate utilizzate per la produzione di semola, ottenendone 2,62 milioni di tonnellate. Da questa quantità, precisa Confagricoltura, si possono realizzare 2,5 milioni di tonnellate di pasta (resa 95%): una mole 1,7 volte superiore al fabbisogno nazionale (1,5 milioni di tonnellate consumate nel nostro Paese). Le rimanenti 2,2 milioni di tonnellate di pasta vengono esportate. In totale, dunque, in Italia nel 2022 sono state prodotte 3,7 milioni di tonnellate di pasta (poco meno della metà viene consumata in Italia).
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