In un’intervista a L’Economia del Corriere del Mezzogiorno, oggi il direttore generale di Confagricoltura Annamaria Barrile affronta il suo ruolo di leader, donna e madre e spiega come riesca a conciliare il suo lavoro con la famiglia, rivoluzionando così un modello di Organizzazione storicamente composto in prevalenza da figure maschili. “Molto, dal punto di vista culturale, deve essere ancora fatto – precisa Barrile - specie in altri settori apparentemente più innovativi, dove il ruolo delle donne fa fatica ad essere riconosciuto”.
Barrile sottolinea l’attenzione dal punto di vista sindacale verso i territori e il tessuto associativo, l’importanza della ‘mediazione’ per rafforzare l'interlocuzione tra le imprese - anche quelle di medie dimensioni - e i tavoli istituzionali.
“I nostri associati sono particolarmente virtuosi sulle tematiche green. Le rinnovabili sono uno dei pilastri del PNRR – prosegue il direttore generale di Confagricoltura - e noi ci adoperiamo per la transizione attraverso gli investimenti per gli impianti agrivoltaici, con la produzione di biometano e biogas dagli scarti agricoli. Gli incentivi per queste attività c'erano anche prima del PNRR, ma oggi gli obiettivi sono meglio definiti e i risultati li vedremo nel 2026, con la scadenza del Piano”.
Sul fronte dell’emergenza siccità che sta attanagliando l’Italia, Barrile precisa che occorrono politiche lungimiranti, perché non si puo’ continuare ad inseguire le emergenze: “Industria 4.0 prima e poi Transizione 4.0 sono state misure importanti per la sostenibilità ambientale e per l'irrigazione mirata, grazie agli incentivi che, tuttavia, sono scesi dal 40% al 20%. Nel ministro Lollobrigida abbiamo trovato un interlocutore disponile”.
Un accenno infine all’importanza delle giovani generazioni, con l’ANGA, che fa capo all’Organizzazione, ed è molto attiva sul piano della formazione, delle tecnologie, delle innovazioni, e dalla quale è fondamentale attingere per trovare nuove strategie. L’impegno dei giovani tuttavia, osserva Annamaria Barrile, va sostenuto anche con misure economiche di largo respiro, perché “la loro presenza è uno stimolo sul piano culturale, oltre che garanzia per un futuro sostenibile”.