“Abbiamo chiesto che venga fatto valere il principio di reciprocità sia per i rapporti commerciali, sia per quel che riguarda gli standard produttivi”, ha detto Massimiliano Giansanti ascoltato dal GR1 dopo la firma dell’accordo di libero scambio Mercosur tra Ue e i grandi Paesi del Sud America. “È evidente che se ciò non verrà garantito, ci saranno evidenti vantaggi competitivi per le aziende sudamericane”, ha aggiunto.
Una posizione che il presidente di Confagricoltura ribadisce anche in un’intervista rilasciata a Michelangelo Borrillo del Corriere della Sera. "Il Mercosur è un accordo che porterà certamente benefici in alcuni settori, penso all’industria e alla meccanica. Ma sulla bilancia va messo tutto, e in questo momento per l’agricoltura sono più gli svantaggi che i vantaggi”, dice il presidente Giansanti.
Alcuni settori, come quello del vino “avranno sicuramente benefici dalla possibilità di incrementare le esportazioni – aggiunge il presidente –. Ma gli allevatori, che commerciano carni bovine e pollame e i produttori di riso, mais e zucchero certamente non la pensano allo stesso modo. Si tratta di settori che hanno sofferto già i dazi zero per l’Ucraina, adesso si aggiunge anche il Sudamerica, con la conseguenza di incremento delle importazioni”.
L’accordo di libero scambio tra Europa, da una parte, e Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela dall'altra, ricorda il Corriere, sarà al centro del confronto che Fitto avrà insieme a ministri Tajani, Lollobrigida e Calderone durante il dibattito previsto il 12 dicembre, nell'ambito dell'assemblea di Confagricoltura al Palazzo della Cancelleria di Roma.