“Il comparto agricolo, e in generale l’agroalimentare, si trovano orai da anni in condizioni di forte stress causati in particolare dagli effetti della pandemia e dalla guerra in Ucraina, che hanno elevato i costi delle materie prime e quelli di produzione, incidendo in maniera importante sulla dinamica dei prezzi, come ad esempio quello della pasta, +17,5% rispetto al 2022”. Lo ha detto il DG della Confagricoltura Annamaria Barrile, intervenendo a TGCOM 24.
“Il rischio è che oggi – ha proseguito Barrile – non essendo ripartito su tutta la filiera l’aumento dei costi per l’agricoltore, possa esserci nel settore primario una contrazione della produzione. Per questo la priorità, a nostro avviso, è quella di stabilire delle relazioni all’interno della filiera per valorizzare l’intero processo produttivo, ripartendo in maniera equa su tutti gli anelli della catena l’effetto di quello che sta avvenendo sui mercati. Qualche anno fa Confagricoltura ha sottoscritto, insieme ad Unionfood, un protocollo sul grano duro che stabilisce proprio un percorso dell’intera filiera, e riteniamo – ha sottolineato Barrile – che quel protocollo possa essere l’ispirazione per estendere a 360° quel metodo al settore agroalimentare”.
Il DG ha parlato della forte necessità di innovare i processi produttivi ricordando che, proprio nei giorni scorsi, il Parlamento ha dato via libera alla sperimentazione in campo delle TEA, che consentono alle piante di essere più resilienti rispetto ai mutamenti climatici, altra grave emergenza che affligge da tempo l’agricoltura. Ne è un esempio l’alluvione in Emilia Romagna, denominata “frutteto d’Italia”. “Stimiamo una sommersione del 42% della superficie agricola, corrispondente a circa 21.000 imprese, che danno lavoro a circa 41.000 addetti – ha dichiarato Annamaria Barrile – Il danno potenziale è di 1,5 mld per la produzione agricola quest’anno, ma non siamo in grado di stimare gli effetti nel lungo termine. Il frutteto d’Italia, oggi sott’acqua, non dà certezze su quando tornerà ad essere produttivo”.
Lo scorso 30 maggio, nella riunione del Consiglio UE, il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha dichiarato che il governo è impegnato sia sul piano interno, sia sul piano internazionale, ad individuare tutte le risorse disponibili per affrontare la fase emergenziale e poi quella strutturale di ricostruzione nelle zone devastate dal maltempo.