L'Italia è sul sentiero della recessione e ne uscirebbe non prima della prossima primavera, secondo il Documento programmatico di Bilancio redatto dal MISE. Soffrono i settori dell’industria e dell’agricoltura. Per quest’ultima, l’impennata dei costi di produzione, che da mesi stiamo raccontando, è al momento quasi tutta sulle spalle degli agricoltori italiani e non ricade sui consumatori. Ma “purtroppo ancora per poco – ha precisato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenendo a TG1 – se non verranno adottati provvedimenti urgenti, sia a livello nazionale, sia a livello europeo”. Giansanti ha ricordato che oggi, per produrre qualsiasi cosa, gli agricoltori spendono il 35% in più. Colpa anche del caro energia, tema che sarà affrontato nel vertice dei capi di Stato e di Governo che si terrà a Bruxelles i prossimi 20 e 21 ottobre.