A Porta a Porta, intervistato da Bruno Vespa, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha toccato alcuni tra i temi più rilevanti in questo momento per il settore agricolo, a partire dalle motivazioni che stanno alla base delle proteste di questi giorni.
Giansanti ha evidenziato come il governo italiano in questo momento si stia rivelando vicino agli agricoltori, mentre in Europa c‘è una grande mancanza di attenzione per un settore che, non a caso, viene definito “primario”.
Il presidente di Confagricoltura ha ricordato come i padri fondatori dell’Europa, sessant’anni fa, stabilirono che la politica agricola comune dovesse garantire la sicurezza alimentare, la salubrità quindi delle produzioni, il giusto reddito agli agricoltori e un prezzo adeguato per i consumatori. Tutto questo oggi viene disatteso ed è uno dei motivi del profondo disagio che gli agricoltori manifestano.
Altro tema importante, ha ricordato Giansanti, è quello dello squilibrio nella distribuzione del valore all’interno della filiera, squilibrio che penalizza soprattutto produttori e consumatori, motivo che si va ad aggiungere a quelli della protesta.
Giansanti ha poi parlato dell’uso dei fitofarmaci e delle decisioni europee in materia, ricordando come gli agricoltori italiani facciano un utilizzo molto ponderato di queste sostanze che sono fondamentali per la cura e la salute delle piante, oggi più che mai, considerato il diffondersi di fitopatie a causa o dell’estrema umidità, o al contrario della prolungata siccità.
L’Europa chiede di diminuire del 65% i prodotti fitosanitari, senza peraltro fornire delle molecole sostitutive. Questo sta compromettendo interi comparti. La riduzione per l’uso del rame nella viticoltura, ad esempio, ha comportato quest’anno una diminuzione del raccolto di uva da vino del 30/40%.
Giansanti ha ribadito come sia necessaria una discussione pragmatica. Il tema più generale, infatti, è quello delle tante regole europee che stanno fortemente penalizzando gli imprenditori agricoli, incentivandoli – grande paradosso - a produrre sempre meno.
Il voto europeo per gli agricoltori sarà fondamentale.