“Qualsiasi impennata delle esportazioni sarebbe probabilmente seguita da un rallentamento – così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sul Financial Times, a proposito dell’eventualità di dazi sulle importazioni prospettati dal presidente eletto Donald Trump.
Giansanti ha evidenziato come molti produttori italiani temano che se i prezzi dei prodotti italiani autentici dovessero salire, alcuni consumatori americani potrebbero orientarsi su sostituti più economici.
“Il grande rischio dei dazi è appunto un incremento del fenomeno dell’italian-sounding, cioè che i prodotti falsi tornino sul mercato” ha detto.
Quello statunitense resta il mercato più importante di Roma al di fuori dell'Europa per l’agroalimentare italiano: nel 2023 gli Stati Uniti hanno importato prodotti alimentari, vini e liquori italiani per un valore di 4,4 miliardi di euro.
Le esportazioni agroalimentari italiane verso gli Stati Uniti dovrebbero raggiungere i 7,8 miliardi di euro nel 2024.
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