L’agricoltura europea dipende in larga misura dai lavoratori migranti. Quella italiana registra un deficit di circa 200.000 lavoratori ogni anno. E' quando afferma Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, in un articolo su The Economist oggi in edicola, a proposito della necessità di manodopera nelle campagne italiane. La forza lavoro regolare in agricoltura, compresi i lavoratori stagionali, ammonta a circa un milione, ed un terzo sono stranieri. Quelli di età compresa tra 18 e 35 anni lo sono quasi tutti, dice Giansanti: i giovani italiani pensano all'agricoltura come ad “un lavoro massacrante sotto il sole”. Questa situazione evidenzia l’importanza dei lavoratori stranieri nell’economia agricola italiana.