
Acqua, Terra, Aria e Fuoco, oltre ai Quattro Elementi, sono un po’ la materia delle città. Ma sono anche interlocutori diretti delle piante e descrivono pure gli ambiti in cui il verde urbano di parchi, giardini, viali, balconi e aiuole contribuisce al nostro benessere: regolando l’assorbimento delle acque piovane, dando rifugio ad animali che volano e camminano, intervenendo nell’assorbimento di inquinanti atmosferici e mitigando le temperature nelle cosiddette isole di calore, sempre più intense nelle metropoli odierne. L’ultima lunga frase contiene un verbo spesso inosservato, la cui comprensione è però fondamentale per comprendere il senso dei cosiddetti servizi ecosistemici del verde urbano: “contribuire”. È un verbo da sorseggiare con calma, passeggiando a fianco di alcuni numeri. Grazie ad essi possiamo capire che le piante di città sono uno strumento importante e realizzare come in ogni aspetto della nostra vita vada però praticato un esercizio ostico, che noi uomini mastichiamo a fatica e digeriamo peggio: accettare la complessità e usarla a nostro vantaggio, senza cadere nella trappola delle soluzioni semplici. Solo così potremo capire perché aggiungere più piante alle nostre strade verso una metamorfosi verde delle città è fondamentale, ma non basta a correggere ogni nostro errore. E solo così finalmente ragioneremo con criterio per individuare quale insieme di azioni, scelte, rinunce e adattamenti genera ecosistemi urbani partecipati e non “soluzioni” tanto semplici quanto ingannevoli.
Vi aspettiamo in diretta sui nostri social giovedì 10 settembre alle 18:30 con il nuovo appuntamento del Food&Science Delivery, dal titolo “Alberi da marciapiede” in compagnia di Renato Bruni e Giorgio Vacchiano. Giorgio Vacchiano è ricercatore in gestione e pianificazione forestale presso l'Università Statale di Milano e saggista. Renato Bruni è docente di Botanica e Biologia Farmaceutica all'Università di Parma, saggista e direttore dell'orto botanico di Parma.
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