In un’area pedemontana abbandonata a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso i boschi cedui considerati improduttivi rinascono, ricominciando a ripopolare i prati e a diffondersi un po’ ovunque. Inizia così la storia imprenditoriale di Andrea Zenari, che ha messo a frutto una laurea in Scienze forestali e un bagaglio di esperienze lavorative all’estero nel comparto del legno, in particolare nella certificazione di segherie, svolte per molti anni. “Ho iniziato con tre ettari in provincia di Vicenza, vicino al paese di Caltrano, a circa 500 metri di altitudine, lungo la strada silvo-pastorale che sale lungo l’Altopiano di Asiago. Ho avviato i corsi da fattoria didattica per la lavorazione del legno iscrivendomi nell’Albo della Regione Veneto. Si tratta di corsi per adulti che insegnano come si costruisce una baita o una casetta nel giardino. Spiego come lavorare il legno e produrre anche manufatti come tavoli e panche".
Questo bosco didattico, il primo in Veneto, che si chiama 'La Fattoria del Legno' e oggi si estende su sei ettari, si presta anche alla creazione di un agricampeggio.
C’è il vantaggio di una logistica perfetta: due chilometri di distanza dal casello autostradale, a mezz’ora di autostrada da Vicenza, in una posizione facilmente raggiungibile da tutti, anche famiglie e scolaresche, assieme alla disponibilità di territorio abbandonato e selvaggio da valorizzare. L’offerta formativa sta attirando molto interesse da parte di ragazzi e amanti della campagna che vogliono avvicinarsi al mondo del legno o semplicemente conoscere il mondo rurale. Zenari apre ai suoi visitatori le porte dell’affascinate mondo del legno offrendo percorsi tematici, attività pratiche da boscaioli e arboricoltori, o corsi per spiegare come lavorarlo. “Dispongo di una segheria mobile – sottolinea Zenari - che può essere trasportata a rimorchio da un furgone ed essere utilizzata per tagliare i tronchi in tavolette e creare da queste basi diversi oggetti realizzando, ad esempio anche gli gnomi che vedono ornare le malghe in Alto Adige. Ogni settimana organizzo corsi di motoseghe, soprattutto nel periodo autunnale e invernale”. L’azienda si trova in mezzo a boschi cedui, costituiti quindi da cardino, frassino e anche robinia, ma per lavorazione del legno si utilizzano generalmente l’abete e il larice provenienti da materiale di recupero, come alberi tagliati nei giardini, nelle strade o che cadono naturalmente con le tempeste come quelli dell’uragano Vaia.
Per costruire le baite o altre strutture Zenari ha cercato anche di recuperare le diverse tecniche costruttive in uso sulle montagne. Il primo edificio costruito, dopo un anno e mezzo di attesa per le licenze, è stato una Blockhaus con travi squadrate con incastri agli angoli come le baite, che ha la caratteristica di avere una grandissima capacità di isolamento termico.