
L'articolo è disponibile sull'ultimo numero di Mondo Agricolo online, la rivista di Confagricoltura
di Elisabetta Tufarelli
La Casa della Legalità, Valentina Gagliardo Briuccia, la società cooperativa agricola Narnia e Cascina Don Guanella sono le realtà premiate dal bando di quest’anno.
“Siamo giunti all’ottava edizione e siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto in questi anni, dimostrando ancora una volta che l’agricoltura non solo è il perno della crescita economica di questo Paese, ma è anche capace di essere il perno dell’inclusione sociale perché non dimentica le fasce più deboli della popolazione”. Lo ha affermato il direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile, riassumendo il significato di Coltiviamo Agricoltura Sociale, il bando che - insieme a Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation e con la collaborazione della Rete delle Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata - la Confederazione dedica ogni anno alle realtà impegnate sul fronte dell’integrazione lavorativa e sociale. Con un bilancio di un milione di euro, il bando ha premiato fino ad oggi ventiquattro progetti in ambito agricolo e alimentare portati avanti da aziende agricole e cooperative sociali per favorire il reinserimento terapeutico di soggetti svantaggiati nella comunità, senza tralasciare l’aspetto economico e imprenditoriale. Quattro le iniziative selezionate dalla giuria tra le ottantuno candidature arrivate per il bando di quest’anno. Le prime tre si sono aggiudicate il premio da 40mila euro, mentre la quarta ha ottenuto il premio speciale da 20milaeuro per la gestione e la riqualifica-zione del verde urbano. Partiamo da “No Aut” di Cascina Don Guanella (Lecco), progetto che accompagna verso la vita adulta i giovani a rischio di esclusione con il loro coinvolgimento nella filiera agricola, dalla produzione ai processi di trasformazione dei prodotti. La cascina diventa così un nuovo modello di sviluppo in grado di creare opportunità di lavoro, facendo crescere il tessuto locale e promuovendo un uso più sostenibile delle risorse energetiche. “Tourism 4 All” è invece il progetto della Società Cooperativa Agricola Narnia di Foggia dedicato a persone con disabilità, donne in situazione di svantaggio, minori e giovani (con le loro famiglie) in condizione di disagio sociale. Questi soggetti sono ospitati in azienda e coinvolti in uno specifico programma di attività agricole. “In Cassetta” è il progetto che l’azienda agricola palermitana di Valentina Gagliardo Briuccia ha realizzato per contrastare la dispersione scolastica, fenomeno purtroppo diffuso sul territorio. Attraverso servizi socioeducativi e socioassistenziali, il progetto punta a migliorare le condizioni di salute, sociali, emotive e cognitive dei partecipanti. Il premio speciale per la cura del verde è andato, infine, a La Casa della Legalità di Forlì, la quale ha creato uno spazio verde recuperando una porzione di territorio ridotta a discarica. Sui terreni oggetto dell’intervento, oggi, si producono ortaggi biologici e si realizzano attività formative e di ortoterapia destinate a persone disabili, svantaggiate e fragili, oltre che a studenti delle scuole primarie e secondarie. Alla cerimonia di premiazione a Palazzo della Valle, oltre alle imprese vincitrici, erano presenti vari rappresentanti delle istituzioni. Tra cui il componente della Commissione agricoltura, l’on. Marco Cerreto, il quale ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura anche dal punto divista sociale. Sono intervenuti anche la vicepresidente della Commissione, Maria Chiara Gadda, e il sen. Maurizio Gasparri. “I quattro premiati di oggi - ha commentato Angelo Santori, presi-dente di Senior L’Età della Saggezza Onlus - con-fermano e rafforzano la validità del nostro impegno per sostenere le iniziative di agricoltura riconducibili alla solidarietà tra le generazioni, all’occupazione e all’assistenza socio-sanitaria dei soggetti più deboli. Il premio dimostra che l’agricoltura è un settore con un ruolo decisivo nell’offrire un riscatto sociale”. “Prendersi cura delle persone è il nostro contributo allo sviluppo della comunità e al benessere delle persone”, ha detto Luca Rossin, segretario di Reale Foundation, il quale ha messo in evidenza l’importanza che ha la creazione di opportunità di inserimento lavorativo per i soggetti più fragili. “Conferire questo prestigioso riconoscimento - ha aggiunto Rossin - avvalora il ruolo svolto da Reale Group nel generare impatti positivi in ambito sociale. Una responsabilità capace di unire business e strategie di sostenibilità, con effetti misurabili”. Per Marco Berardo Di Stefano, presidente di Rete Fattorie Sociali, “dove c’è un’azienda agricola ci sono servizi di prossimità in aree dove questi servizi, altrimenti, sarebbero mancati. Questo significa dare alle persone la possibilità di rimanere nei loro territori. Fondamentale il ruolo della formazione degli operatori che, grazie alla borsa di studio per il master in Agricoltura Sociale all’Università di Tor Vergata, avranno la possibilità di perfezionare ulteriormente le proprie competenze. È importante, ora, che riprenda a funzionare l’Osservatorio Nazionale per l’Agricoltura Sociale, per armonizzare le norme utili alla realizzazione dei progetti”, ha concluso.
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