L’usanza è importata dagli Stati Uniti, dove le tree farm sono diffuse da anni, ma anche in Italia, nel vicentino, dove il servizio di noleggio degli alberi di Natale, testato per la prima volta, ha funzionato molto bene. Il 4 dicembre scorso i 200 esemplari di Picea nordmanniana,
il classico abete di Natale, messi a disposizione da Andrea Zenari, imprenditore vicentino laureato in scienze forestali, erano già stati chiesti tutti a noleggio e due giorni dopo erano terminate anche le consegne.
Il piccolo vivaio di montagna di Zenari, che ha lavorato a lungo nel comparto del legno, in particolare nella certificazione di segherie anche all’estero, è a circa 500 metri di altitudine, lungo la strada silvo-pastorale che sale lungo l’Altopiano di Asiago.
“L’avventura della tree farm – spiega - è partita agli inizi del 2018. L’idea iniziale era quella di produrre e vendere gli alberi di Natale, creando nel territorio della Fattoria del legno, così si chiama un altro suo progetto, la scuola di carpenteria del legno dove si impara a costruire una baita o manufatti di legno), un ambiente forestale sempreverde.
Zenari non avrebbe potuto però avere gli alberi di Natale pronti per il Natale dello stesso anno. “Per i 1500 alberi che ho deciso di impiantare ogni anno, tutti certificati Pefc – spiega - dovrò attendere 8-10 anni prima che siano commercializzabili. Ho deciso così di proporre un servizio innovativo che è quello del noleggio di alberi di Natale lanciando l’idea nel cortile di un palazzo antico nel corso principale della città di Vicenza. Mi sono presentato con una ventina di alberi di picea normanniana, presi in un vivaio del trevigiano. In qualche settimana, ho riempito gli appartamenti della città con un centinaio di alberi a noleggio. Mi sono attrezzato allora con furgone, carrello e berretto di Babbo Natale. L’abete è alto circa 2 metri e con il vaso pesa circa 50 kg e viene consegnato con sottovaso e rivestimento in iuta al prezzi di 65 euro”.
Per la sopravvivenza dell’albero occorre garantire il rispetto di condizioni fondamentali, terra ricca e drenante e un piattino sotto il vaso dove ogni giorno bisogna mettere un bicchiere d’acqua. Il servizio di noleggio degli Alberi di Natale è iniziato a novembre con consegne effettuate ogni martedì della settimana, mentre i ritiri, per reimpiantare gli alberi nel vivaio, si concentreranno nei giorni successivi alla Festa della Befana. “Questo è stato l’anno di prova - aggiunge Zenari - e dal prossimo anno i clienti potranno scegliere di riavere il proprio albero oppure cambiare formato. La famiglia che sceglie il noleggio si può affezionare al suo Abete e venirlo a trovare nel mio vivaio, all’interno della Fattoria del Legno, per vedere come sta o sedersi lì a fianco e accudirlo come ha fatto nel periodo natalizio. Sto cercando di creare un’area che in futuro diventerà un villaggio di Babbo Natale”.
Zenari sarebbe anche disponibile a creare una rete di produzione e noleggio degli alberi di Natale, anche al di fuori dei confini provinciali e regionali: “Mi rivolgo ai colleghi, ai vivaisti ed ai soci di Confagricoltura. Se a qualcuno dovesse interessare, La Fattoria del Legno è a disposizione”. (F. B.)