In primo piano le scelte che nell’allevamento bovino da latte e da carne portano a incrementare il livello di automazione oggi sempre più diffuso nell’alimentazione: dalla sensoristica in supporto alla miscelata, dall’automazione parziale fino ad arrivare a quella totale con i robot per la somministrazione della razione. Il tema è stato al centro del progetto che si è concluso di recente, “Automazione dell’alimentazione per gli allevamenti bovini della Lombardia – Autofeed”, con il finanziamento della Regione Lombardia nell’ambito della sottomisura 16.1 – “Sostegno per la costituzione e la gestione dei Gruppi operativi del Pei in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”.
L’obiettivo è quello di migliorare il benessere delle bovine da latte e da carne e quindi quello della qualità e della sostenibilità delle loro produzioni attraverso l’adozione di dispositivi meccanizzati e automatici per la somministrazione dell’alimento.
Per Francesco Martinoni, presidente della Federazione nazionale Latte di Confagricoltura, si tratta di un progetto interessante perché “l’automazione nell’alimentazione zootecnica ha il vantaggio di offrire una miscelata fresca, ma soprattutto sana, in particolare nel periodo estivo evitando anche problemi di fermentazione indesiderata. Mi riferisco alla distribuzione automatizzata dell’unifeed che trasportano la razione su rotaie raggiungendo le postazioni degli animali. Questo sistema consente anche un risparmio sulla manodopera necessaria per compiere manualmente il gesto di avvicinare alla greppia il foraggio più volte al giorno”.
L’iniziativa ha coinvolto in qualità di partner, oltre alla sede di Treviglio del Crea, Centro di ricerca Ingegneria e trasformazioni agroalimentari (capofila di progetto), anche la Fondazione Crpa Studi ricerche (Reggio Emilia), la Società Agricola Cervi Ciboldi (Luignano di Sesto e Uniti, Cr), la Società Agricola Fattoria Ginestra (Mozzate, Co); la Società Agricola Della Bona (Gambara, Bs), la Società Agricola Pieve (Loc. Taglie, Bs) e la Società Agricola Giovannini Galdino e Pecchini Drusilla (Bagnolo San Vito, Mn).
Nel periodo di durata del progetto (01/09/2019 – 28/02/2023), i ricercatori con la consulenza dell’Università degli Studi di Milano (dipartimento di Scienze agrarie e ambientali e dipartimento di Scienze veterinarie per la salute, la produzione animale e la sicurezza alimentare) hanno approfondito insieme alle aziende partner le motivazioni che portano ad applicare l’automazione ponendo anche l’attenzione ai beneficio che da tali sistemi può derivare in termini di benessere degli animali allevati e incremento della produzione di latte.
Il mondo della ricerca ha proposto linee guida per la preparazione della razione unifeed, indicato le specificità tecnologiche dei sistemi automatici oggi disponibili sul mercato dell’automazione in zootecnia zioni di razionamento e sui sistemi che possono aiutare a ridurne le inefficienze.
Aldo Calcante, docente associato di Meccanica agraria presso il dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università degli Studi di Milano, ha affrontato il tema dei consumi energetici e degli aspetti di sostenibilità mostrando come, nelle prove condotte, i sistemi automatizzati per l’alimentazione abbiano consentito alle aziende di raggiungere importanti risparmi di energia ed emissioni di CO2 in atmosfera. (F.Ba.)