Potrebbe essere impiegata anche nella meccanizzazione agricola, ad esempio nell’assistenza alla guida, aumentando così la sicurezza di impiego dei veicoli agricoli, la tecnologia sui semiconduttori sviluppata da Bosch. La multinazionale tedesca che a Dresda ha appena aperto una delle più moderne fabbriche di chip al mondo. Le macchine ad elevata automazione e i processi integrati, combinati con i metodi dell’intelligenza artificiale faranno dello stabilimento di Dresda una fabbrica smart e pioneristica per l’Industry 4.0. Si tratta della prima fabbrica fin dall’inizio completamente connessa, basata sui dati e che si ottimizza autonomamente. Bosch investirà circa un miliardo di euro in questa sede high-tech, il più grande singolo investimento mai sostenuto in oltre 130 anni di storia. La produzione a Dresda inizierà già a luglio, sei mesi prima rispetto alle previsioni.
I semiconduttori realizzati nel nuovo stabilimento saranno quindi installati negli elettroutensili Bosch. Per i clienti automotive, la produzione di chip inizierà a settembre, ovvero con tre mesi di anticipo sul programma. La nuova fabbrica rappresenta un elemento importante della rete di produzione dei semiconduttori.
In forma di microchip, i semiconduttori sono presenti praticamente in tutti i dispositivi tecnici come smartphone, televisori e wearable per il fitness. Senza i semiconduttori gli autoveicoli non potrebbero funzionare, né oggi né in futuro. Nel 2016, ogni nuovo veicolo nel mondo, aveva in media oltre nove chip Bosch a bordo, su dispositivi come la centralina elettronica degli airbag, il sistema frenante e il sistema park assist. Nel 2019 questo numero era già arrivato a più di 17, quasi raddoppiato nell’arco di pochi anni. Negli anni a venire, gli esperti si attendono un’enorme crescita dei sistemi di assistenza alla guida, di infotainment e dell’elettrificazione. Con la nuova fabbrica di wafer a Dresda, Bosch risponderà alla crescente domanda di semiconduttori proprio in tale direzione. I componenti elettronici dotati dei chip prodotti a Dresda renderanno possibili applicazioni come la guida autonoma e la conservazione di energia, oltre che la miglior protezione possibile degli utenti. (F.B.)