“Servono interventi urgenti, ma anche una dotazione straordinaria rapportato alla situazione di emergenza per alleggerire la pressione sul mercato legata all’emergenza coronavirus cha ha avuto un forte impatto soprattutto sugli allevatori. Ecco le richieste: deroghe al peso massimo di macellazione dei suini previsti dai disciplinari della salumeria Dop, aiuti agli indigenti, un alleggerimento delle filiere dei prosciutti del circuito tutelato e le misure di ammasso”. Così Claudio Canali, presidente della Federazione nazionale dei suini di Confagricoltura, spiega, una per una, le misure da adottare per risolvere la crisi della filiera, alle prese con un calo dei consumi e prezzi in calo. La suinicoltura italiana, che è legata alla salumeria Dop, è andata in crisi per il lockdown: n la chiusura dell’ho.re.ca ha fatto crollare del 40% i consumi totali. L’aumento delle vendite sul canale della carne fresca ha recuperato solo un 20%, ma sono rimasti fermi i prosciutti e i tagli da trasformazione industriale. Oggi ci sono oltre 200 mila capi che pronti per il macello, ma macelli e trasformazione hanno rallentato le attività lasciando questo peso sulle spalle degli allevatori.
“Avevamo chiesto ai Consorzi di tutela delle Dop - sottolniea Canali - una deroga per aumentare temporaneamente il peso, ma la proposta non è stata accettata”.
Ora che la crisi si è aggravata non servono, secondo Canali, misure tampone, ma interventi più efficaci: “Al ministero Politiche agricole - sottolinea – abbiamo chiesto un rinnovo del bando per gli indigenti, al quale vanno aggiunte nuove risorse rispetto allo stanziamento iniziale annunciato di 13 milioni di euro. Un secondo intervento – continua Canali - è quello di un trasferimento di quantitativi di carne destinati alle produzioni Dop nel canale del fresco e dei prosciutti cotti per venire incontro alla grande richiesta di carne fresca del mercato. Occorre una compensazione per i macelli, si potrebbero attingere risorse dal fondo d’emergenza nazionale per la suinicoltura creato nel dicembre 2019. Una terza misura, sollecitata a Bruxelles da Confagricoltura e portata avanti dal Copa-Cogeca a nome di tutte le organizzazioni agricole europee, è quella degli aiuti agli ammassi per cosce fresche destinate alla trasformazione in Dop. Si tratta di ritiri di 20 milioni chili di cosce. (F.B.)