“Splendide creature” è il titolo ben meritato della copertina di Apitalia, che si riferisce alle api ma non solo. Nel numero di ottobre 2021 della rivista dedicata al mondo delle api, l’attrice hollywoodiana Angelina Jolie posa infatti con la pelle nuda coperta di api come una vera ape regina. L’attrice ne è diventata testimonial ed è stata immortalata dal fotografo Dan Winters nella Giornata Mondiale 2021 - che si celebra il 20 maggio - dedicata appunto alle api per conto del National Geographic.
“Si tratta di una foto – ci spiega Raffaele Cirone, presidente della FAI (Federazione apicoltori italiani), che riprende lo scatto fatto nel 1981 dal famoso Richard Avedon - chiamato ‘The Beekeeper’ - che ritraeva un vero apicoltore ed è esposto al Metropolitan Museum di New York”.
Chiariamo subito che non è un fotomontaggio e che Angelina Jolie, nota per un temperamento temerario e passionale, si presta volentieri a fare da testimonial per cause umanitarie, in questo caso le api simbolo di vita, operosità e lavoro, ma anche emblema del rinnovarsi della natura, nonché insetti indispensabili non solo per la produzione di miele ma anche per l’impollinazione e quindi per la vita del pianeta. L’attrice è stata in questo caso coinvolta nel Women for Bees, il programma innovativo di apicoltrici avviato dall’Unesco e da Guerlain.
Sempre tornando alla foto dell’attrice adorna di api, gli addetti ai lavori hanno riconosciuto subito che si tratta di api di origine italiana. “Tutte le api sono in genere di colore scuro – chiarisce Cirone – perché sono bruni i segmenti dell’addome, ma la sottospecie italiana è caratterizzata da un manto tendente al biondo chiaro. Stiamo parlando di una genetica tipica del nostro Paese, la cosiddetta “Ape Ligustica” che è stata individuata per la prima volta nel 1806 da un naturalista genovese, Massimiliano Spinola, che all’epoca descrisse in modo esauriente e accurato gran parte della biodiversità del nostro territorio. Spinola è stato un entomologo, specializzato non solo nello studio d’insetti apoidei, ossia la famiglia di Imenotteri che comprende tutte le api, inclusa l'ape da miele, ma anche di altri animali, ad esempio, i pesci”.
Come aggiunge ancora il presidente di Fai, il messaggio lanciato dalla star hollywoodiana fa parte di un’operazione sostenuta da Unesco con Guerlain a supporto delle donne imprenditrici che si propone anche di sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo fondamentale svolto dall’ape trasmettendo informazioni corrette sulla vita dell’insetto. “Ad esempio – sottolinea sempre Cirone – quando uno sciame d’api si sposta e lambisce un centro abitato si tende a drammatizzare e sollevare allarmismo. In realtà pochi sanno che proprio la transumanza dello sciame rappresenta, al contrario, il momento meno pericoloso della vita di un alveare proprio perché le api portano il miele come scorta per la nuova casa che stanno cercando”.
Tornando ancora alla foto della Jolie, il fotografo ha filmato piccoli trailer che mostrano le api in movimento sul viso dell’attrice: “Tutto questo comunica in modo molto diretto e chiaro la capacità che abbiamo noi apicoltori di tenere a bada un insetto che in ogni alveare conta una popolazione di oltre 50mila individui. A noi apicoltori non fa nessun effetto vedere uno sciame di api e di solito si gareggia per dimostrare con abilità e destrezza, in vari modi, che l’insetto non è pericoloso”. Ma come ha fatto Angelina Jolie ad attirare le api? “Con l’impiego del feromone dell’ape regina – risponde il presidente di Fai – che fa dirigere le api verso un “odore” familiare e ben riconoscibile”. (F. B.)