"Comunicazione e marketing, la trasformazione digitale per il dopo Covid" è il titolo del convegno online organizzato dall’Unione provinciale agricoltori di Siena nei giorni scorsi per indagare i profondi cambiamenti che ci troviamo ad affrontare in questo momento storico legato alla panedmia, e che ci ha travolti da ogni punto di vista.
Dopo i saluti istituzionali e la presentazione dell’evento da parte del direttore Gianluca Cavicchioli, è intervenuto il presidente della Sezione di Prodotto Vitivinicola dell’Unione Agricoltori, Fabrizio Bindocci, che ha ricordato come, durante il lockdowm, internet e i social si siano rivelati l’unica possibilità di promozione dei prodotti. “Con l’esplosione dell’e-commerce e la crescita vertiginosa di videoconferenze – ha detto Bindocci - abbiamo capito perchè è fondamentale utilizzare ogni tipo di piattaforma digitale. Ma serve avere obiettivi chiari ed essere flessibili per cambiare i propositi in base alle risposte degli utenti. Serve una comunicazione incisiva”. Infatti “abbiamo un sistema di comunicazione e di certificazione più complete e performanti al mondo che permette la completa tracciabilità dalla vigna alla bottiglia e viceversa.”
“In un momento sono crollate le certezze e i bilanci” ha rimarcato Augusto Congionti, presidente nazionale di Agriturist, l’associazione di Confagricoltura che riunisce gli agriturismi -. Tuttavia, da questo 2021 ci si aspetta un anno positivo per l’agriturismo. “Il successo dell’agriturismo di tutti questi decenni è legato alla nostra storia e alle nostre caratteristiche, le ricchezze paesaggistiche ed agroalimentari, che fanno dell’agriturismo un settore vincente. Un valore su cui di deve puntare che si traduce nell’impegno da parte del settore agrituristico per la valorizzazione del territorio”.
Luca Toschi, Professore Ordinario di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi all’Università di Firenze, ha sottolineato che “la cultura digitale era in attesa di avere una spinta, e ci siamo scoperti digitali. Per Toschi “oggi il comunicatore partecipa sempre di più all’ideazione e alla progettazione del prodotto. La comunicazione, quindi, è l’elemento essenziale per individuare il prodotto”.
Nella seconda sessione si è parlato dell’esperienza delle banche con Massimo Castellani, Responsabile Settore Agroalimentare Area Territoriale Toscana, Monte dei Paschi di Siena, il quale ha sostenuto che “per assistere efficacemente i futuri investimenti che gli agricoltori e le aziende agroalimentari faranno, è necessario un adeguamento tecnologico che non è più rinviabile.” Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Wallner, Responsabile Corporate Commercial Synergies Unicredit, dal momento che ora uno degli strumenti digitali fondamentali è sicuramente l’e-commerce. Infatti, proprio con la pandemia si è capito quanto sia strategico. La quota di mercato del vino sul totale degli alcolici è passata dal 14% al 40%. “Questo – ha sottolineato - dimostra che il vino è particolarmente adatto alle vendite online, quindi l’e-commerce è uno strumento che possiamo assolutamente sviluppare”.
Le conclusioni sono state affidate a Federico Castellucci, presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Vino di Confagricoltura, che ha fatto emergere l’importanza di avvalersi delle capacità dei professionisti della comunicazione per elaborare una strategia comunicativa personalizzata, per far risaltare la personalità e la storia di ogni azienda. “Con l’innovazione tecnologica anche le aziende più piccole hanno avuto la possibilità di uscire dal loro territorio e di farsi conoscere in tutto il mondo. E sotto questo aspetto in un certo senso il Covid ha velocizzato il processo di digitalizzazione.”
Dunque, oltre a saper usare bene i mezzi del marketing digitale, le aziende dovrebbero affidarsi a professionisti della comunicazione ed è fondamentale che il comunicatore conosca bene il prodotto che andrà a comunicare.