“Condivido la proposta del presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti: Euroflora può ben diventare uno strumento per la promozione internazionale dell'intero comparto florovivaistico italiano attraverso step intermedi capaci di creare continuità tra un'edizione e l'altra della rassegna. Il ruolo del verde è inoltre fondamentale per la vivibilità nelle città e lo stesso concetto di sostenibilità”. Così Luca De Michelis, presidente nazionale della Federazione florovivaistica di Confagricoltura e presidente del Distretto florovivaistico della Liguria, fa un bilancio molto positivo della grande kermesse dedicata al settore che si è conclusa a Genova, in un tripudio di profumi e di colori, dopo 16 giorni di apertura (dal 23 aprile all’8 maggio) 300 espositori nazionali e internazionali e 240mila presenze.
“Regione Liguria ha occupato in questa edizione – sottolinea De Michelis – una superficie record, quasi 4mila mq con circa 60mila piante e ha fatto la parte del leone anche come premi ricevuti. Euroflora 2022 è diventata un grande palcoscenico di fiori e piante ornamentali, un’occasione unica e imperdibile, soprattutto per il grande pubblico, di vedere da vicino le opere dei grandi flower designer internazionali, di architetti paesaggisti e di manutentori del verde, con l’esposizione di esemplari di piante di Paesi diversi, compresa la Cina, che difficilmente si possono ammirare”.
La presenza di Confagricoltura alla manifestazione floricola europea è stata organizzata anche in modalità “diffusa” nei Parchi e nei Musei di Nervi, a Genova.
Una delle attrazioni principali di Euroflora, come ha sottolineato De Michelis, è stata la nuova “Rosa di Genova”, fiore all’occhiello di Confagricoltura in Liguria e nel mondo, nata dalla collaborazione tra il Garden Club di Genova e Nirp International, azienda leader nell’ibridazione di questa cultivar. Si tratta di una rosa a cespuglio, con grandi fiori bianchi e rossi, come la bandiera di San Giorgio, colori simbolo della città di Genova, resistente, rifiorente, ben adattabile ai cambiamenti climatici. Molto ammirata a Genova Nervi, nella cappella di Villa Saluzzo Serra, anche l’esposizione di orchidee rare dell’azienda albenganese dell'imprenditore Vincenzo Enrico. (F.B.)