Agricoltura nello spazio: oggi è possibile produrre ortaggi e verdure durante le missioni su Luna e Marte. Basta partire con due dotazioni innovative, una serra idroponica e un micro-orto satellitare. Sono le novità presentate da Enea alla mostra “La Scienza di Roma. Passato, presente, futuro di una città”, in programma fino al 27 febbraio 2022 al Palazzo delle Esposizioni di Roma nell’ambito del progetto “Tre stazioni per Arte-Scienza”, che comprende altre due mostre al piano terra: “Ti con zero” e “Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro”.
Entrando nei dettagli si può osservare la riproduzione di Greencube, il micro-orto per lo studio del comportamento delle piante nella media orbita terrestre e il minisatellite che lo contiene. Greencube è stato progettato da un team scientifico italiano e sarà impiegato per la prima volta a bordo di un mini satellite che verrà lanciato nel 2022 in occasione del volo inaugurale del vettore ufficiale Vega-C dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Il progetto si basa su colture idroponiche a ciclo chiuso in grado di garantire per i 20 giorni di sperimentazione un ciclo completo di crescita di microverdure, selezionate tra quelle più adatte a sopportare le condizioni estreme extraterrestri. Al progetto hanno partecipato anche l’Università Federico II di Napoli e la Sapienza Università di Roma, nel ruolo di coordinatore e titolare di un accordo con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
In mostra nel Palazzo delle Esposizioni di Roma anche una serra idroponica che riproduce la coltivazione di micro verdure fuori suolo con un ridotto uso di risorse come acqua e nutrienti e condizioni di temperatura e luminosità ottimali. A corredo di queste installazioni un video di Enea spiega le tecnologie e le soluzioni innovative sviluppate a sostegno della vita dell’uomo nello spazio per missioni di lunga durata su Luna e Marte.