“Dopo la sospensione a causa della pandemia dovrebbe tornare operativo il bando Eban che finanzia le attività formative obbligatorie in materia di salute e sicurezza dei lavoratori agricoli”. Lo segnala Roberto Caponi, presidente di Eban, l’Ente Bilaterale Agricolo Nazionale che svolge numerose funzioni a sostegno delle imprese e dei lavoratori del settore primario occupandosi pure di prestazioni sanitarie integrative del Servizio Sanitario Nazionale, di welfare, mercato del lavoro, formazione e sicurezza.
Dopo la pausa del 2020, legata alla pandemia, l’iniziativa dovrebbe essere riproposta per garantire ai datori di lavoro e ai lavoratori aderenti al sistema della bilateralità la possibilità di svolgere corsi in materia di salute e sicurezza obbligatoria finanziati dall’Ente con contributi a fondo perduto. “Il nuovo bando dovrebbe essere approvato a fine 2021 o all’inizio del prossimo anno. Potranno accedervi - spiega Caponi - le aziende agricole iscritte all’Eban che devono organizzare corsi di formazione obbligatoria per la sicurezza sul lavoro per i propri dipendenti. Un’attività, questa, che di solito è totalmente a carico del datore di lavoro”. Si tratta di un’agevolazione unica nel suo genere in quanto, secondo il Regolamento dell’Unione europea n.651 del 2014, i fondi interprofessionali per la formazione continua non possono più finanziare questa tipologia di corsi.
“Dal 2016 ad oggi – spiega il presidente di Eban – sono stati lanciati 3 bandi di finanziamento per la formazione in materia di sicurezza sul lavoro che hanno sempre raccolto grandi adesioni. In termini di budget il primo ha stanziato 500mila euro e nei due successivi la dotazione è salita a 750mila. L’importo massimo finanziabile è in genere compreso tra i 5mila e 30mila euro a seconda della dimensione aziendale. Il bando del 2020 era stato sospeso per le difficoltà a reperire risorse nel momento dell’emergenza per il Covid-19. La formazione in materia di sicurezza sul lavoro ha contribuito negli anni a far scendere negli ultimi anni il numero degli infortuni in agricoltura”. (F. B.)