Smart working, webinar, manifestazioni in digitale, come Eima ed Ecomondo - a cui si dà ampio spazio in questo numero di Mondo Agricolo - ma anche didattica e formazione a distanza, piattaforme di incontri B2B, e-commerce, strumenti digitali per garantire salute ai cittadini e nuove forme di dialogo con la Pubblica Amministrazione.
L’emergenza sanitaria ha senz’altro reso più visibile quanto l’innovazione aiuti a garantire continuità di servizi e capacità di resilienza. L’accelerazione a cui abbiamo assistito di alcuni processi di digitalizzazione ha offerto soluzioni alternative, capaci di aprire nuove opportunità, includere e semplificare la vita delle persone e promuovere la competitività delle imprese, contribuendo anche a rispondere alle nuove esigenze di sicurezza.
La pandemia ci ha mostrato anche quanto sia cruciale per un Paese moderno disporre di una Pubblica Amministrazione efficiente, semplice e trasparente, che non sia un freno, ma un acceleratore dello sviluppo. Strumenti digitali adeguati significano innanzitutto diritti dei cittadini, servizi efficienti e sviluppo sostenibile.
Ormai sappiamo tutti che Next Generation Ue - che prevede che il 20% dei fondi vada in investimenti sul digitale - può rappresentare un’occasione storica per riprogettare il sistema Paese, togliendolo dalle sacche degli storici ritardi. E sappiamo anche che siamo tra i Paesi che maggiormente beneficeranno delle risorse europee. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è suddiviso in sei aree d’intervento, di cui la prima riguarda progetti specifici di digitalizzazione, ma in realtà il digitale si spalma trasversalmente su tutte le altre, dalla mobilità all’istruzione e ricerca, alla salute.
Per questo è necessario cogliere l’opportunità che ci viene offerta dall’Europa - attraverso progetti di durata pluriennale che devono essere tradotti in realtà - con la consapevolezza che una forte evoluzione del settore del digitale sia in grado di alimentare competitività e produttività, creando crescita stabile e nuova occupazione per il nostro Paese. E, in questo processo, l’agricoltura, la pesca e il settore alimentare in generale non potranno che avere un ruolo strategico in considerazione dell'enorme contributo che questi settori sono in grado di offrire.
Massimiliano Giansanti