L’Ente Bilaterale Agricolo Nazionale (EBAN) è costituito dalle Organizzazioni nazionali dei datori di lavoro agricolo (Confagricoltura, Coldiretti e Cia) e dalle Organizzazioni nazionali dei lavoratori agricoli (Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil) firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti.
Esso svolge importanti funzioni a sostegno delle imprese e dei lavoratori del settore primario e rappresenta una sede di confronto permanente tra le Parti sociali agricole sui temi dell’occupazione, delle relazioni sindacali e della contrattazione collettiva.
Con la creazione dell’EBAN è stato semplificato e razionalizzato il sistema di bilateralità agricolo, in attuazione delle previsioni del CCNL per gli operai agricoli e florovivaisti. Ad EBAN sono stati affidati compiti svolti in precedenza da una pluralità di organismi: l’Osservatorio nazionale, Agriform, la Commissione nazionale paritetica per le pari opportunità, il Comitato paritetico nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
L’EBAN ha inoltre il compito di promuovere e coordinare lo sviluppo degli enti bilaterali territoriali per i quali è in atto un’analoga trasformazione. In tal modo le Parti sociali hanno inteso realizzare un vero e proprio sistema di bilateralità in grado di offrire al modo del lavoro agricolo una diffusa rete di tutele.
L’EBAN assicura altresì prestazioni sanitarie integrative dell’assistenza fornita dal Servizio Sanitario Nazionale, agli operai agricoli e florovivaisti, precedentemente erogate dal FISLAF, attraverso un apposito fondo, il FISA (Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per i lavoratori agricoli e florovivaisti).
Le Organizzazioni di rappresentanza del settore agricolo hanno così colto le opportunità offerte dal vigente quadro normativo, che assegna alle Parti Sociali la gestione di funzioni sussidiarie, in alcuni casi addirittura sostitutive, di quelle pubbliche, in materia di mercato del lavoro, sicurezza, sanità, formazione, integrazione al reddito. L’Ente bilaterale nazionale rappresenta infatti solo l’ultima tappa di un percorso – cominciato con la costituzione dell’ENPAIA nel 1936 – che si è evoluto, modernizzato e affinato nel tempo sia a livello territoriale che nazionale (Casse Extra Legem, Fislaf, For.Agri., Agrifondo).
Le Parti sociali hanno realizzato un sistema complesso e articolato, regolato da accordi sindacali e finanziato esclusivamente dalle categorie interessate, senza alcun apporto pubblico. Una volta completato anche a livello territoriale il nuovo sistema di bilateralità risulterà più solido e razionale, assicurando alle imprese agricole migliori servizi e tutele, e garantendo ai lavoratori maggiori e più efficaci forme di protezione sociale. La bilateralità svolge un ruolo di fondamentale rilievo nel tessuto sociale e produttivo: avvicina il mondo delle imprese e quello dei lavoratori.