Un’azienda di famiglia tra le più apprezzate del territorio riminese si riscopre tra le più longeve e antiche del mondo. E finisce di diritto nel Registro delle imprese storiche. E' la Tenuta del Monsignore di San Giovanni Marignano, socia di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini. Fondata nel 1385, appartiene da sempre alla famiglia Bacchini che grazie al contributo di un team di esperti - i professori Francesco Raimondi e Lucia de Nicolò per la ricerca archivistica, il dottor Emiliano Bianchi per la traduzione di alcuni testi in latino - è riuscita a risalire alle sue origini. Una scoperta da record. “Stando all’elenco della rivista di economia americana Family Business siamo la terza azienda agricola-vinicola al mondo al pari di Marchese Antinori: davanti a noi ci sono solo Chateau Goulaine-Loira, nata nell’anno 1000, e la fiorentina Barone Ricasoli, fondata nel 1141”, spiega con orgoglio Sandro Bacchini, attuale proprietario della Tenuta.
“Tenuta del Monsignore è un’eccellenza per il nostro territorio, ma anche un punto di riferimento nel mondo vitivinicolo – sottolinea il presidente di Confagricoltura provinciale Carlo Carli – Il riconoscimento che arriva con l’iscrizione nel Registro delle imprese storiche ci riempie di orgoglio, anche perché colloca l’azienda nel ristretto gotha delle più antiche al mondo: non è solo una questione di date e record, ma di tradizioni, saperi e capacità di innovarsi nel tempo nel solco di una storia familiare che da quasi 20 generazioni lavora la terra dando un grosso contributo, non solo in Romagna, alla crescita dell’agricoltura e della viticoltura in particolare. I Bacchini sono una vera ‘dinastia di mestiere’, un vanto per tutto il nostro mondo”.
Ma come è nato il percorso che ha portato la Tenuta del Monsignore a potersi fregiare di questo riconoscimento? “Tutto è partito dalla mia passione per la ricerca storica - racconta Sandro Bacchini -. Con l’apporto del professor Raimondi abbiamo consultato più di 10.000 atti notarili e una ricerca che spazia dal 1100 ad oggi per risalire alle radici della mia famiglia. Abbiamo dedotto che i Bacchini sono una dinastia di mestiere contadina romagnola che ha legami con una famiglia di Firenze”. La Tenuta del Monsignore è oggi un’azienda che, dopo 19 generazioni e 638 anni di storia, conta 148 ettari di cui 82 di vigneto e 20 a oliveto, è dotata di una cantina da 15mila ettolitri e di un frantoio all’avanguardia per l’olio d’oliva. E per di più svolge attività agrituristica.
Il prossimo passo, magari, sarà quello di far conoscere al mondo alcune delle imprese compiute da questa eccellenza romagnola. “Mio figlio Francesco - prosegue l’imprenditore -, che oggi purtroppo non c’è più, è stato il primo al mondo a introdurre in agricoltura l’uso del sistema di visione nella robotica, brevettato nel 1998. Un’invenzione che oggi è diffusa in vari settori. Nel 2000 questo suo progetto ha rappresentato l’Italia in un importante convegno scientifico a Tokyo. E tre anni prima era stato premiato dal governo francese in qualità di macchina innovativa in campo agricolo. Nessuno, nel nostro Paese, ha mai dato il giusto rilievo a questa impresa: mi piacerebbe che qualcuno prima o poi lo facesse”.
La Tenuta oggi è guidata da Nicoletta, l’altra figlia di Sandro Bacchini, il quale continua a presidiare quotidianamente l’impresa di famiglia. “Mi vanto personalmente di aver partecipato attivamente a 68 vendemmie - conclude il vitivinicoltore -, trasformare un grappolo d’uva in vino è la mia vita. E so che le invenzioni geniali di Francesco, unite all’intelligenza e alla volontà ferrea di Nicoletta, permetteranno alla tradizione e alla storia di questa azienda di innestarsi al meglio in tutto ciò che ci riserva il futuro”.