Il florovivaista di Vescovana chiamato dal 6 al 13 giugno a partecipare con un’installazione composta da migliaia di piante di tillandsia esposta all’Università tra opere di progettisti nazionali e internazionali
Una grande onda verde composta da migliaia di piante di tillandsia. È l’imponente opera floreale di Paolo Michieli, florovivaista di Vescovana e dell’architetto milanese Roberta Filippini, inserita tra le installazioni esposte dal 6 al 13 giugno all’Università di Milano nella prestigiosa mostra “Interni design re-generation”, tra gli eventi di punta della kermesse internazionale Fuorisalone di Milano. Il tema di questa edizione è la rigenerazione nel segno della sostenibilità, valore per una nuova qualità della vita sempre più sensibile ai temi dell’ambiente e della natura che si riflette anche nel design. Le installazioni in mostra vedranno in campo progettisti in ambito nazionale e internazionale.
L’opera Tillandsia Green Wave, progettata secondo i canoni del biophilic design, corrente innovativa in cui diventa centrale il rapporto tra uomo e natura, è un giardino volante in tre dimensioni tutto da scoprire composto da una struttura leggera rivestita con migliaia di piante di Tillandsia ionantha, prodotte e coltivate da Michieli nella sua floricoltura a Vescovana. Sarà allestita lungo il sottoportico del Cortile d’Onore dell’Università. Michieli, che ha 41 anni e fa parte dei florovivaisti di Confagricoltura Padova, è l’unico produttore in Italia delle bellissime piante tropicali, che riescono a vivere senza terra e acqua e sono, perciò, in grado di arredare qualsiasi spazio con l’utilizzo di semplici supporti. Qualche anno fa una sua installazione realizzata con Roberta Filippini per la Nike, 80 metri quadrati tappezzati di 20.000 piante dai molteplici colori e forme, ha fatto il giro del mondo, facendo conoscere la potenzialità di questa specie floreale di nicchia. Successivamente i due hanno firmato installazioni anche per Swarovski, Guzzini e Martini.
“L’opera, realizzata insieme a Roberta Filippini, architetto paesaggista e designer con cui collaboro da anni, è una riflessione sulla necessità di ridefinire il rapporto con la natura, rileggendo il suo ruolo nella nostra quotidianità finalizzato al benessere delle persone – spiega Michieli -. L’installazione riporta le persone a un contatto primordiale con la natura, instaurando un dialogo attraverso un abbraccio di straordinaria bellezza e una sinfonia tra specie. Io e Roberta avevamo già realizzato parti di verde per importanti installazioni del Fuorisalone, ma è la prima volta che ci viene chiesto di realizzare un’opera tutta nostra. È un onore e un orgoglio far parte di questa prestigiosa esposizione milanese, che ci vedrà tra i protagonisti il 6 giugno nella conferenza stampa in cui saranno presentate tutte le opere, mentre l’8 giugno saremo in primo piano con un nostro talk, in cui spiegheremo non solo il significato dell’opera ma anche le proprietà e i benefici della tsillandia. Sarà con noi Jolanda Palmisani, ricercatrice in chimica ambientale nel dipartimento di Biologia dell’Università di Bari, con cui abbiamo promosso una ricerca sull’assorbimento di Cov della pianta, cioè i composti organici volatili che si trovano nelle case, come vernici e detersivi, ad alto contenuto inquinante”.
In Europa Michieli è uno dei pochissimi a produrre le piante, a differenza di altri che importano e rivendono. “La produzione e coltivazione in proprio ha due vantaggi – spiega Michieli -: uno è il rispetto dell’ambiente, dato che si evita il depauperamento delle foreste tropicali; il secondo è la qualità del prodotto, che non viene sottoposto a lunghi e stressanti viaggi garantendo, così, piante bellissime e integre”.