In arrivo un nuovo strumento nella lotta biologica alla Drosophila suzukii: in Trentino, in un ciliegeto in valle dell’Adige, è stata trovata la Leptopilina japonica, un parassitoide alieno in grado di contrastare il moscerino che si nutre della polpa dei piccoli frutti e sta creando ingenti danni ai produttori trentini e a quelli di altre regioni. Questo insetto potrebbe aiutare nella lotta biologica alla Drosophila suzuki che verrà svolta dal Ganaspis brasiliensis, l’insetto appena importato dalla Svizzera e attualmente in sperimentazione nelle celle di quarantena della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (TN).
L’identificazione dell’insetto è avvenuta nell’ambito di un dottorato di ricerca attivato dalla Fondazione Mach e dall’Università del Molise con il contributo di Sant’Orsola, la cooperativa di Pergine (TN) specializzata nella produzione di piccoli frutti e si inserisce nel progetto "lotta biologica alla specie aliena" finanziato dalla Provincia autonoma di Trento.
E’ la prima volta che il nuovo parassitoide alieno viene trovato in Italia e non è neppure mai stato segnalato fino ad ora in Europa. La Leptopilina japonica risulta molto attiva in Asia che è la zona di origine, su larve di Droseophila suzukii.
Come hanno spiegato Alberto Grassi e Simone Puppato del Centro trasferimento tecnologico della Fondazione Mach è iniziato uno studio per verificare l’eventuale sfarfallamento di altri parassitoidi alieni. L’indagine è ancora in corso, ma i ricercatori confermano la diffusione di Leptopilina japonica in provincia, riscontrata in altri cinque siti distanti fra loro fino a 20 km e collocati ad altitudini comprese fra 211 e 685 m s.l.m. (F.B.)