Maso Poli nasce da un sogno, quello della famiglia Togn, da anni noti commercianti di uve, di avere dei vigneti di proprietà. Un sogno che si concretizza 1978 con l’acquisto da parte di Luigi di otto ettari di vigne e dieci di bosco, in una posizione ideale per l’altitudine, la composizione del terreno, l’esposizione al sole e al riparo dei venti freddi, con annesso un Maso del 1700 disabitato da decenni.
La famiglia Togn ha iniziato a rinnovare le viti alla fine degli anni settanta per ottenere vini che nei profumi e nei sapori celebrassero la straordinarietà del luogo. L’antico Maso, tipica costruzione rurale in pietra con terreni di proprietà, ha subito una profonda ristrutturazione nel 1999, nel rispetto del paesaggio locale, ma con una nuova interpretazione architettonica. Nel 2003 sono cominciati i lavori di costruzione della nuova cantina, di cui solo il 20% è fuori terra: una cantina moderna ed efficiente, fatta di tre ambienti distinti che, sulla base del progetto architettonico dello Studio Pallaoro Balzan, creano tre semicerchi con al centro la casa, dando vita ad una sorta di rosa dei venti, come sintesi di circolarità dell’energia, che è poi diventato il logo del Maso. La struttura, con annesso il Wine point, è in grado di accogliere centinaia di persone in occasione dei numerosi eventi che vengono organizzati, in linea con il concetto di ospitalità della famiglia che, sfruttando le opportunità turistiche del territorio, regolarmente effettua visite e degustazioni, proponendo, tra l’altro, dal giovedì al sabato sfiziosi aperitivi.
In vigna si segue il metodo della lotta integrata, in linea con la filosofia adottata del Trentino dagli anni ‘90. Luigi Togn, infatti, è stato il presidente del Comitato vitivinicolo e circa venticinque anni fa firmò il primo protocollo della lotta integrata nella regione. In cantina, durante tutte le fasi di vinificazione, Maso Poli è artefice di una felice coesistenza di tecniche tradizionali e metodi moderni. La vinificazione separata delle uve dei singoli vigneti e l’applicazione di tecniche differenziate consentono di mantenere le diverse caratteristiche del territorio. La filosofia aziendale è creare le migliori condizioni che consentano al vino di evolvere in maniera naturale. Una produzione di circa ottantamila mila bottiglie per anno, commercializzate per il 50% all’estero e il resto in Italia attraverso il canale Ho.Re.Ca: Trento Doc Riserva, Nosiola, Pinot Grigio, Pinot Nero, Gewrztraminer, Riesling, Marmoram, tutti nella Doc Trentino. Noi abbiamo scelto il Marmoram, (che prende il nome dal terreno marnoso in cui sono impiantati i vigneti) ottenuto da uve di Lagrein e Teroldego, i due vitigni autoctoni più rappresentativi del Trentino, affinati separatamente per un anno in piccole botti di rovere prima di ottenere il bland; quindi per sei mesi in acciaio e poi in bottiglia. Colore rosso rubino, profumo intenso con note fruttate, alle quali seguono quelle di resina e spezie. Sapore elegante e pieno, è un vino di grande morbidezza e struttura, che si accompagna bene a piatti a base di carni rosse e selvaggina e a formaggi di media e lunga stagionatura. (Gabriella Bechi)
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