Mondo Agricolo n. 4 – Aprile 2021
L’editoriale del Presidente Massimiliano Giansanti
Ingegno, studio, applicazione, inventiva, creatività, coraggio, fiducia nel futuro: sono questi e tanti altri gli ingredienti delle storie d’impresa che leggerete nelle pagine di questo numero di Mondo Agricolo.
Sono le aziende che hanno vinto l’edizione 2020 del Premio Nazionale per l’Innovazione in Agricoltura: nove, ma è solo un numero simbolico, perché sono certo che dietro a loro c’è un mondo silenzioso, che ancora non è emerso, ma che fa dell’agricoltura un settore trainante in termini di sviluppo tecnologico, sostenibilità ambientale, sociale e di crescita territoriale. Leggendo queste storie si capisce che non si può innovare da soli.
Quando si pensa alla parola innovazione, la prima associazione che viene in mente è quella legata alle grandi invenzioni del passato, dalla lampadina alle prime macchine da scrivere, fino alle tecnologie più recenti, come smartphone, tablet e assistenti vocali. Se è vero che quella di prodotto è la forma di innovazione più visibile, è anche vero che nuovi prodotti e servizi non sono le uniche forme esistenti. E, soprattutto, si sbaglia se si pensa che siano solo frutto della creatività del singolo individuo. In realtà, anche dalle nostre storie emerge chiaramente che gli innovatori di successo si avvalgono di strategie ben delineate in cui alla fase inventiva segue quella della diffusione.
Se in passato il processo innovativo era chiuso all’interno delle mura aziendali e gelosamente custodito da meccanismi di protezione, come brevetti e segreti industriali, oggi non c’è più spazio per l’inventore solitario. I più recenti modelli di innovazione, infatti, partono proprio dal presupposto secondo cui le conoscenze e le risorse necessarie alla realizzazione di innovazioni non possono, e non devono, rimanere all’interno della singola impresa. Quello che conta di più sono gli aspetti collaborativi, che consentono la creazione di relazioni con soggetti esterni e interni all’azienda, in un approccio di ‘open innovation’.
Il nostro Premio, fortemente voluto da Confagricoltura nel 2019, ha questo obiettivo: diffondere, promuovere e condividere l’innovazione, in tutte le sue declinazioni, nella maniera più capillare possibile, proprio attraverso le storie d’impresa, che sono un esempio e uno stimolo per tutti.
Massimiliano Giansanti