Dagli ortaggi a foglia alla vite, dalle cucurbitacee al pomodoro, fino ai piccoli frutti. Oggi è possibile controllarne lo stato di salute e tenere sotto controllo le malattie legate a funghi e batteri grazie all’ozonoterapia, una tecnologia innovativa che utilizza ozono (O3) disciolto in acqua. L’obiettivo è quello di coltivare in modo sostenibile, quindi a tutela dell’ambiente, del consumatore finale e degli operatori, riducendo gl’impiego di fitofarmaci. E’ quanto sembrano dimostrare i primi risultati delle sperimentazioni condotte dal centro Agri 2000 Net impiegando la tecnologia su colture di diversa tipologia.
Oxir è una macchina per trattamenti con acqua ozonizzata a residuo zero, frutto della collaborazione tra le due aziende bolognesi, tra Met e G.R. Gamberini: la prima specializzata nella progettazione di generatori a ozono con applicazione in diversi settori industriali; la seconda leader nella realizzazione di macchine a servizio dell'agricoltura, come impolveratori, atomizzatori e gruppi di diserbo. Si tratta di un progetto da 2,5 milioni di euro che è stato finanziato dall’Ue al 70% nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020.
L’ozono è un ossidante, agisce come un raggio laser che colpisce con un’azione di sanificazione solo il patogeno, senza danneggiare la pianta, aiutandola a contrastare i parassiti, a ridurre il carico fungino e microbico.
Oxir è stato testato contro la botrite su lattughino, contro la peronospora su basilico e contro la Scelorotinia sp. su lattuga con riscontri largamente positivi. L’ozonoterapia realizzata con Oxir si è rivelata efficace anche su cucurbitacee e pomodoro nella lotta allo oidio che attacca il frutto e l’apparato fogliare. La macchina è munita di ugelli e di un sistema di ventilazione che muove le foglie aprendo la chioma quando è fitta in modo che l’ozono raggiunga i parassiti nelle parti più nascoste. Stesso discorso per la difesa delle coltivazioni di pomodoro dalla peronospora: l’ozono viene portato in tutte le parti della pianta dove si annidano i patogeni e i parassiti.
Oxir si è rivelato efficace anche per difendere l’uva dalla botrite e dalla peronospora. In questo caso le sperimentazioni di Oxir hanno riguardato esclusivamente le colture made in Italy puntando a un unico passaggio in entrambi i lati dei filari, per ridurre la presenza di acqua nel terreno, così da non alterare l’umidità che influisce sulle proprietà organolettiche del prodotto finale.
Anche nei piccoli frutti l’applicazione dell’ozonoterapia sembra aver dimostrato una certa efficacia nella protezione delle piante dalla botrite. (F. B.)