In Italia la produzione di pere del 2020 dovrebbe essere in recupero rispetto a quella disastrosa dell’anno precedente, caratterizzata da un vero e proprio crollo legato a una bassa fioritura, ma soprattutto agli attacchi di cimice asiatica e alla maculatura bruna. Senza considerare l’annus horribilis del 2019 il raccolto del 2020 risulta, in ogni caso, il più basso degli ultimi 10 anni, secondo le stime del Comitato di coordinamento dell’Oi Pera.
L’offerta nazionale, influenzata da una flessione dell’Emilia-Romagna e da una situazione molto simile anche nelle altre aree più vocate, si dovrebbe attestare su circa 642mila tonnellate, inferiore del 12% rispetto alla media del quadriennio 2015-2018. Il volume produttivo nettamente sotto la norma è dovuto anche a un calo progressivo delle superfici, che vale anche per il 2020.
Entrando nel dettaglio in Emilia-Romagna, la regione più vocata, si stima una produzione di circa 424mila tonnellate, in flessione del 14% rispetto alla media 2015-2018. Il gelo di fine marzo ed inizio aprile sembra aver penalizzato le varietà più precoci, come la Carmen e Santa Maria, nonostante un incremento delle superfici. La William B.C. in regione dovrebbe flettere del 15% sulla media 2015-2018, con volumi sui livelli minimi (ad esclusione del 2019).
La Abate Fetel, dopo la scarsissima produzione dell’anno scorso, si porta quest’anno a circa 221mila tonnellate, l’11% in meno rispetto alla media del quadriennio considerato.
Per Conference, Kaiser e Decana si registra anche quest’anno una perdita importante di superfici, in particolare per Conference, in linea con gli andamenti degli anni precedenti e che portano la produzione nettamente al di sotto alla media 2015-2018: si va da oltre il -30% per Conference, al -18% per Kaiser, passando per il -25% della varietà Decana.
Dal punto di vista fitosanitario nel 2020 gli attacchi di cimice asiatica e di maculatura bruna sembrano essere maggiormente sotto controllo, soprattutto per quanto riguarda la cimice, ma, secondo il coordinamento dell’Oi Pera, l’evoluzione della stagione resta un’incognita.