Il latte contenente la proteina beta-caseina di tipo A2 ha effetti benefici sul sistema immunitario e il suo consumo favorisce la produzione, da parte della popolazione microbica intestinale, di acidi grassi a catena corta. E’ quanto ha messo in luce il progetto Prolat, uno studio della durata di 24 mesi, coordinato dal Cnr-Isp (Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Consiglio nazionale delle ricerche di Torino) e che ha coinvolto il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea), le Università di Torino e di Pisa con il sostegno della Regione Piemonte (nell’ambito del programma Por Fesr 2014-2020) della Centrale del Latte d’Italia e di Laemmegroup srl.
I risultati, che sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Nutrients, indicano che il consumo di latte vaccino di tipo A2 sembra rallentare parzialmente l’invecchiamento della salute dell’intestino, organo particolarmente sensibile per le persone anziane che soffrono molto spesso di alterazioni a carico del sistema immunitario e del microbiota intestinale. Il progetto era partito con l’obiettivo di sviluppare e commercializzare un latte innovativo con proteine più digeribili rispetto a quelle del latte convenzionale. ottenuto da capi con genetica specifica.
I ricercatori hanno valutato gli effetti sull’intestino di un tipo di latte vaccino caratterizzato da un diverso profilo di caseine. In particolare latte contiene la proteina beta-caseina esclusivamente di tipo A2, a differenza del latte convenzionale, che contiene una miscela delle proteine beta-caseina A1 e A2.
Dalla ricerca, condotta in laboratorio su modelli animali, è emerso un generale impatto positivo del consumo di latte vaccino sullo stato di benessere intestinale.