Studio e conservazione della flora di spiaggia in Liguria. E’ l’obiettivo del progetto Psammbeach, finanziato con fondi Ue del "Psr Liguria attraverso la sottomisura - Aiuti per la costituzione e l’operatività dei gruppi operativi del Pei”, che ha come capofila Confagricoltura Liguria. Il progetto si propone di eseguire indagini sull’attuale distribuzione in Liguria della piante psammofile, ossia delle piante amanti dei terreni sabbiosi verificandone il loro stato di conservazione. Prevede infatti un monitoraggio delle specie più a rischio e le attività di conservazione ex situ ed in situ di alcune specie in pericolo nell’ambito di un progetto di ricerca del Distam (dipartimento delle Scienze della terra, dell’ambiente e della vita) dell’Università di Genova e del Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo (Of) del Crea. Il progetto è iniziato il 1° aprile scorso.
L’attività di sperimentazione in campo cha coinvolto attivamente anche l’azienda agricola Vivai Fratelli Rebella di Quiliano (SV). “L’obiettivo – ha spiegato Lucia Varaldo, dottoranda del corso di laurea in biologia applicata all’agricoltura, che collabora con Vincenzo Rebella, titolare del Vivaio F.lli Rebella – è quello di creare una linea di piante più sostenibili, resistenti alle temperature estive senza bisogno di impianti di irrigazione e cure molto frequenti. Abbiamo messo a disposizione una serra iniziando la semina e poi procederemo al trapianto delle piante scelte. Abbiamo selezionato le varietà psammofile più resistenti, come il Pancrazio o giglio di mare, una pianta endemica oggi sopravvissuta solo in poche zone (ad esempio Noli). Sono tutte piante con il genoma ligure, che è un altro obiettivo del progetto di ricerca, mantenere un’identità regionale scegliendo appunto piante tipiche della Liguria senza andare a ricercare piante d’importazione”.
Le attività prevedono anche azioni di divulgazione rivolte a un vasto pubblico per stimolare una collaborazione per la conservazione della flora di spiaggia.