I dati di un mercato da 6mila miliardi di dollari, la normativa, i company profile e le schede sui 600 gruppi più importanti di Retail e Horeca negli Usa, di grande interesse anche per l’export italiano che registra importanti incrementi, anno su anno. La prima edizione dell’Annuario Distribuzione alimentare negli Stati Uniti edita da Agra Editrice, appena pubblicato, rappresenta una miniera di utili informazioni per le aziende che voglio esportare nel Paese a stelle e strisce.
“Nel 2020 l’interscambio commerciale degli Stati Uniti con il mondo è stato - ha sottolineato Sergo Auricchio, editore dell’Annuario - pari a 3.78 miliardi di dollari. Le importazioni dell’Italia hanno raggiunto i 49.5 milioni di dollari e le esportazioni verso l’Italia hanno raggiunto i 19,9 milioni di dollari. L’Italia è in tredicesima posizione tra i Paesi fornitori degli Usa. I settori principali, anche nel 2020, sono stati quelli che da sempre caratterizzano l’export italiano. I prodotti agroalimentari e il vino rappresentano l’unico comparto che ha resistito alla pandemia con un interscambio pari a 5.5 miliardi di dollari secondo i dati Ice”.
In apertura l’Annuario offre alcune sintetiche, ma utili informazioni per sviluppare l’export negli Usa (dati sul mercato dei prodotti alimentari, normativa per l’export, indicazioni per la scelta dei distributori, ecc.). Si passa poi al repertorio delle aziende della grande distribuzione (supermercati, superstore, discount, wholesale, grandi magazzin). Per le centinaia di aziende censite sono indicati, oltre ai dati anagrafici, gli Stati i cui operano, fatturato, rete vendita, management. Ogni scheda è completata da un company profile.
La sezione dedicata al canale fuori casa (negli Usa rappresenta oltre il 50% dei consumi) presenta le schede delle catene di ristorazione: per ogni azienda, oltre ai dati anagrafici, sono indicati fatturato, numero delle location, segmento in cui operano le aziende della ristorazione commerciale (fast food, casual dining) o tipologia (catena di pizzerie, caffetterie, hamburgerie) e quelle della ristorazione collettiva (ristorazione scolastica, sanitaria, aziendale, in concessione). Complessivamente le aziende e i gruppi inseriti nell’Annuario rappresentano un giro d’affari di oltre 1.500 miliardi di dollari.
Negli Stati Uniti i punti vendita alimentari sono oltre 225mila e servono una popolazione di 330 milioni di persone. A differenza dell’Italia, dove è ancora forte la presenza di negozi tradizionali, negli Usa a prevalere sono i punti vendita della moderna distribuzione.
L’Annuario Distribuzione alimentare negli Stati Uniti va ad affiancare l’Annuario Distribuzione Alimentare in Europa, un altro utile strumento per le aziende orientate all’export. (F. B.)