Nel 2019 hanno impiegato manodopera agricola 184.303 aziende e ad assumere sono soprattutto quelle del Sud-Italia, dove si concentra anche la quota maggiore di manodopera dipendente. Lo rivela il Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sul lavoro agricolo pubblicato a marzo di quest’anno da Eban (Ente Bilaterale Agricolo Nazionale) in collaborazione con Nomisma.
Il 58% delle aziende che occupano manodopera agricola si trovano nel Sud del paese e molte assumono manodopera solo a tempo determinato in alcuni periodi dell’anno. Ogni mese, quindi, cambia il numero di aziende che assumono. La media annua è di 121.401 aziende e tra queste prevale la quota di quelle che assumono esclusivamente a tempo determinato (82%), rispetto a quelle che assumono a tempo indeterminato (7%) e con la contemporanea presenza dei due tipi di operai(11%).
In particolare la quota di aziende con manodopera “a tempo” sale considerevolmente al Sud (96%) per ridursi al Centro e al Nord, ove viceversa cresce l’incidenza delle aziende che impiegano contemporaneamente manodopera a tempo determinato e indeterminato(rispettivamente 18% e 21%).
Il 40% delle aziende assume un solo operaio, nell’89% dei casi a tempo determinato. Con il crescere del numero di operai assunti, aumenta anche la presenza contemporanea di operai a tempo determinato e indeterminato.
Nel periodo 2014-19 le aziende che occupano manodopera agricola sono calate dell’1%. Rispetto all’anno precedente, nel 2019 lo stock di aziende è diminuito del 1,8%. La contrazione delle aziende che occupano operai di medio periodo è prevalentemente localizzata nel Sud del paese, dove cala anche l’occupazione, mentre viceversa il Centro-Nord è caratterizzato da un trend di crescita. Nell’ultimo anno solo il Nord ha mostrato una debole crescita (+0,5% 2018-19). (F.B.)