Il settore forestale nazionale può essere rilanciato attraverso una partnership tra industria e ricerca valorizzando l’utilizzo del legname italiano: questo l’obiettivo della collaborazione tra Assolegno e i principali enti di ricerca nazionali e internazionali. Si parte da un concetto fondamentale, quello che il legno italiano ha proprietà meccaniche in linea con quelle delle specie dell’area centro europea ed è pertanto qualitativamente pregiato come quello proveniente da altri Stati Europei. Lo ha riconosciuto il Comitato europeo di normazione nel corso di un incontro con l’Istituto per la bioeconomia del Cnr (Cnr-Ibe), in collaborazione con la stessa Associazione delle industrie di prima lavorazione, l’Università degli Studi di Firenze e Conlegno, dopo la presentazione dei dati dei rapporti di prova sul prodotto nazionale.
Le caratteristiche fisiche e meccaniche del legno nazionale ne facilitano l’utilizzo e un razionale impiego nelle opere di ingegneria nel pieno rispetto delle normative nazionali ed europee, sia che si parli di Abete, Castagno o anche di Douglasia, una specie introdotta in Europa proprio per la produzione di legno. Il lavoro di ricerca si è svolto a partire da legno prelevato nei boschi italiani, come ha sottolineato Michele Brunetti e Michela Nocetti, ricercatori del Cnr-Ibe, mentre le prove sono state realizzate nei laboratori dell’Istituto, a Sesto Fiorentino.
Secondo i dati attualmente disponibili, come ha fatto notare Assolegno, si stima che l’Italia utilizzi circa il 40% dell’incremento annuo delle foreste nazionali per ottenere diversi assortimenti legnosi. Un tasso di prelievo che è il più basso dell’Europa continentale con una media europea superiore al 55%. Assolegno ha chiesto quindi al Governo di attuare politiche di indirizzo per valorizzare il legno nazionale. Diminuire solamente della metà le importazioni di legname (attualmente l’Italia importa l’80% del proprio fabbisogno dall’estero), potrebbe dirottare circa 600 milioni di euro provenienti direttamente da risorse private verso le foreste nazionali valorizzando il ruolo delle imprese, dalla gestione multifunzionale alle successive trasformazioni.