Nonostante il Ramadam in corso fino al 12 maggio, arrivano oggi da Casablanca, con un volo privato, 141 lavoratori agricoli del Marocco. Atterreranno nel pomeriggio a Pescara. Quattro pullman li condurranno nella Marsica, dove effettueranno la quarantena di 10 giorni prima di poter raggiungere le aziende agricole del Fucino in cui sono attesi. Due di loro raggiungeranno un’azienda agricola in provincia di Firenze. Tutti i lavoratori hanno effettuato, prima della partenza, test con tamponi molecolari o antigenici che hanno dato risultato negativo.
Proseguono dunque i corridoi verdi per i lavoratori, avviati da Confagricoltura. Questo è il secondo charter in arrivo dal Marocco organizzato da Confagricoltura L’Aquila (328 lavoratori) con l’assistenza dell’Ambasciata italiana a Rabat e le autorità marocchine. Quelli in arrivo sono operai extracomunitari che da anni hanno un contratto di lavoro con le aziende del Fudino, in modo da far fronte alle esigenze di raccolta nei campi. Si tratta di lavoratori che erano rientrati nei mesi invernali nei rispettivi Paesi di origine, per riprendere ora la nuova stagione agricola.
Confagricoltura L’Aquila informa di aver chiesto ed ottenuto dal Ministero degli Esteri l’autorizzazione alla nostra dell’Ambasciata italiana in Marocco per dare assistenza agli organizzatori di questo volo privato consentito dagli accordi internazionali che permettono la movimentazione dei lavoratori e di aver allertato le Prefetture, le Questure e le ASL di L’Aquila e Pescara per i controlli di rito e, soprattutto, per l’assistenza sanitaria legata alla pandemia.
“Quest’anno la situazione è molto diversa rispetto allo scorso anno quando dovemmo organizzare molteplici charter per riportare i lavoratori extrcomunitari – dichiara il presidente di Confagricoltura L’Aquila Fabrizio Lobene -. Infatti, dei circa 3.500 lavoratori stagionali stranieri che operano nelle oltre 500 aziende del Fucino, più del 60% non sono tornati in Marocco dopo la campagna lavorativa a fine di novembre oppure hanno anticipato il rientro in Italia già a marzo, transitando per Spagna e Francia. Successivamente il Marocco ha chiuso tutte le frontiere con l’Europa e un migliaio di lavoratori, che avevano già prenotato i viaggi, sono rimasti bloccati nel loro Paese”.
Confagricoltura ha più volte chiesto che i lavoratori stranieri, tra l’altro già tamponati alla partenza e con tutte le precauzioni sanitarie, possano svolgere una quarantena attiva, come avviene in Germania. Molti lavoratori hanno accettato offerte di lavoro nei lander tedeschi invece che nelle regioni italiane proprio per lo stop sanitario.
Altro tema sollevato da Confagricoltura riguarda la scadenza al 30 aprile dei permessi di soggiorno dei cittadini extracomunitari in base al decreto-legge n. 2 del 14/01/2021 (che fa seguito ad una serie di proroghe già previste). Il decreto flussi andrà celermente prorogato per premiare l’attesa di tanti lavoratori rimasti in Italia e per non penalizzare le aziende agricole proprio nel momento della campagna di raccolta.