
“Il rapporto storico tra città e campagne sta cambiando e sempre di più si sta consolidando, grazie a una maggiore consapevolezza dei cittadini del ruolo dell’agricoltura, non solo per gli aspetti legati alla nutrizione, ma anche per quelli che riguardano l’ambiente e il sociale. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenendo al Festival dello Sviluppo Sostenibile, nel corso della tavola rotonda “Cibo e città: come accelerare un futuro sostenibile?”, promosso dalla Fondazione Barilla e Asvis.
L’importanza dell’agricoltura per le città è emersa chiaramente durante i momenti più difficili della pandemia. Gli agricoltori, in prima fila per l’emergenza, hanno assicurato ai cittadini il necessario approvvigionamento di cibo, riproponendo all’attenzione pubblica e del mondo politico la questione della sovranità alimentare.
“Raggiungere l’autosufficienza alimentare – ha detto Giansanti – è la sfida che il nostro Paese ha davanti a sé. Una sfida che si può vincere, grazie a investimenti, nuove tecnologie, anche digitali, una maggiore coesione della filiera, un concreto sostegno da parte delle Istituzioni.” Ma un più stretto rapporto città-campagna si muove anche verso altre direzioni. “Contro lo spopolamento delle campagne – ha spiegato il presidente di Confagricoltura – vanno riscoperti e valorizzati le aree interne e i borghi rurali, non solo dal punto di vista turistico, ma in una prospettiva futura, legata anche alla sempre maggiore diffusione del lavoro agile, con una nuova integrazione tra metropoli, città e aree interne.”
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