Arrivano i primi risultati della sperimentazione per una riduzione dei rifiuti organici delle aziende lattiero casearie di Confagricoltura Emilia Romagna, partecipanti al progetto europeo Reinwaste. Confagricoltura è partner dell’ambizioso progetto europeo di cooperazione e trasferimento tecnologico iniziato nel 2018, con l’obiettivo di contribuire alla riduzione dei rifiuti inorganici del settore dell’agrifood, con l’adozione di soluzioni innovative sostenibili dal punto di vista ambientale ed economicamente vantaggiose. Ad essere esaminate tre filiere in tre nazioni: in Spagna quella orticola, in Francia il settore della carne, in Italia quello lattiero-caseario, attraverso il coinvolgimento di aziende della Regione Emilia Romagna. I risultati dell’analisi dei rifiuti prodotti dalle aziende che hanno partecipato alla fase sperimentale, hanno permesso di categorizzare, per tipologia e quantità, quelli non organici. Ne è emerso che, fino al 2017, la gestione dei rifiuti non organici di origine agricola, nella regione esaminata, non è stata considerata un problema per le aziende del settore.
Occorre anche sottolineare che, comunque, nel complesso dei rifiuti speciali, l’impatto del settore primario (non solo agricoltura, ma anche selvicoltura, caccia e pesca) sul totale dei rifiuti prodotti è pari allo 0,2% e il 49% di quelli non organici prodotti è materiale plastico derivante dall’uso di reti per le rotoballe e di film plastici per la copertura e la protezione degli insilati. Tuttavia, in questa prima fase, l’analisi ha messo soprattutto in evidenza che seguire alcune raccomandazioni generali può contribuire a limitare significativamente l’entità di questi rifiuti.